Rivista Critica del Socialismo - fasc 2 - feb. 1899
POLl'flC.\ ITALl.\N .\ fina-n::ademocratica, abolendo i dazii sul grano e sulle farine e so– stituendo a queste imposte su un alimento di prima necessità. im– poste nuove su oggetti di lusso o di comodo. Pur troppo però esso non si decide ad appigliarsi al rimedio rarlicale, che è la ·riduzione delle spese militari, anzi propone nn :iumento di spese per la flotta. Cosicchè è facile prevedere che esso s~ontenterAtutti e forse all'ultima ora sarà.costretto a rimangiarsi i suoi progetti, nello stesso modo infelice come l'on. B~ccelli si è rimangia.to, con una disinrnltura. ammirevole, pur di rimanere a.I potere, il Decreto di p11reggiameutodel Uollegio di Mondragone . ••• Questo è stato Io scandalo maggiore di questo mese. Una tigura b:i.rbina ce l'hanno fatta i deputa.ti , che hanno organizzato il colpetto, carpendo la firma ai colleghi, e sono poi rimasti de– lusi : una più barbina ancora ce l'hanno fatta i colleglii, che se la son laschiUI.carpire, o che, firmato, hanno poi sconfessato l:t pro– pria firma. La .pili barbina di tutte ce l'ha fatta senza dubbio il :Ministero. E' da notare che l'idea del pareggiamento venne :ti gi-c– vani ges1iifi, propensi ad adattarsi apparentemente alle condizioni politiche attuali pur di guadagna.r terreno e di estendere la loro influenza. 1 vecehi ges1iiti non volev:i..nosap<::rne di un atto, che suonarn sottomissione all'autorità laica e riconoscimento dell'or– òiue presente di cose. Egual dissidio si manifestò tra' cosidetti li– berali, alcuni dei quali videro nel pareggiamento una garentia per lo Stato, un atto di forza, altri videro in esso un pericolo, un atto di debolezza. Il vero è che da noi lo Stato non sa se deve carezzare la Chiesa o combatterla e non si decide a concedere ai l.littadini, di" ogni confessione religiosa e di ogni opinione politica, quella piena libertà. che ad essi spetta. L'in segnamento, soprattutto, donebb e esser libero: anche perchè più lo Stato si sfor,.-,.1,di premere sulle coscienr.e, più queste gli si ribellano . ••• E poichè parliamo di libertà d' insegnamento, ricordiamo il Jlrogetto di legge Baccelli sulla , Autonomia delle Università, Isti– tuti e Scuole superiori del regno , . E' una autonomia singolare, perdi~ del"essere regolata da un regolamento che farà il 'Ministro\ 1',rattanto è già stabilito che nel Consiglio d'a mministrazione di ogni Unh·ersit-Aci sarà un rappresentante del Governo. Il progetto prescrive l'alienazione dei heni immobili delle Unin•rsità, ed elev, 1 cousidere,·olmente le tasse d' iscrizione ai corsi e quelle per gli e– sami di laurea e di esercizio délle professioni. 'l'utti i s..1,lmifini– scono in gloria, e tutt'i disegni di Iwe dei nostri governanti in au– menti a· imposte. QB;;ERvER.
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