Rivista Critica del Socialismo - fasc 2 - feb. 1899

PACINA LETTERARIA. DISCORSO DIUNMAGISTRATO NEL 1841 ( Dedicato ai Procuratori del re Ml 1899 a vroposifo degl-i,spro– lo7ui anti -socialkiti prommciati sur commande nella inaugura,– zione del vresente a,mo gillcliziario). e ..Fu tempo nel quale, a\'venendomi in poveri, sentia per Yero piangermi di compassione (è che io non era senza cuore) ; ma que– sto sentimento troppo era meno del cruccio che om dentro mi cuoce. Voglio che i giovanili animi spargessero di loro consolazione i pensieri; voglio che la diversa qualità dgli studii mi tenesse in me pilt raccolto, e men curante mi facesse delle cose di fuori; ma queste non erano le sole, nè le principali cagioni. La. diversità mas– simamente e quasi unicamente M\•enini., perehè io allora della po– vertà non conoscea, per dir così, che la corteccia. Vedevo quei laceri panni, ,·edevo quei luridi volti, ma }liii in là. non vede\·o; e se mi era dato di alcuua limosinuccia. soccorrere i miseri, l'amore della lor ,·ista mi veni\'a.mitigato, e pressochè tolto dq,lladolcezza del soddisfare un debito di umanità e di religione. Ma la cosa mutò quando dalla tranquillità e dolce coltura \1elle lettere, passai alla presidemuidel tribuoa.le criminale: quando dn.i c:unpi delle leggiadre fantasie discesi a. quelli troppo diversi della realtà : quando, i1wece dello etudio di tempi e di uomini lon- 1:..'tni, dovetti studiare nei fatti e negli uomini di questo dì, e di questo medesimo luogo natio. Allora vidi una ,•aga giovinetta, figliuola di poveri genitori, datasi a rubacchiare: la vidi per quei furta.relli incarcerata; e nelle carceri io mezzo a donne d1tutte sorta confusa, divenir presto dotta iu quello che no:1 sapeva, e tanto arrabbiare della voglia di uomo che poi, uscita di là, gittossi al ma.I mestiero, senza mer– cede, fi1lchènon fu sazia; e indi rimase, tra le femmine vende– recce, la pili malvagia. Se ella. non era figliuola. di poveri non ru– bava, nè tra la corruzione delle carceri incattiviva; e sarebbe forse orn bello esempio di spose e di madri. Vidi u.nche una tenera fo.uciulla, la quale abbandonata da.' parenti, cadde fra le soz1.ebranche di un uomo rio : egli ne usò malamente, e l'ammorbò. Che monta se colui ne trascina. ora al piè la catena, quando la miserella, indi a poco, dovett.e morire 1 E pure se da altra gente era nata, non anebbe dato in quegli artigli: ed oggi, Yiva.ed in fiore, allegrerebbe forse i giorni d'un

RkJQdWJsaXNoZXIy