Rivista Critica del Socialismo - fasc 2 - feb. 1899
lL DISEGNO m LEGGE sur,L 'AUTONOMIA FINANZIARIA 133 Università in faccia a tutti coloro che non possono disporre ·dipa.;., recohie migliaia di lire. • Con questo mezzo la schiera dei professionisti, che ora è stra- · boccheYole, Yerrà ridotta in pill modeste proporlioni: i guadagnr però di quelli, che potranno superare l'ostacolo delle tasse uni– versitarie, saranno più pingui, e quelli che troveranno chiuso l'adito· alle profesjioni, si aVYieranno necessariamente alle industrie e al eommercio. L'Era rio accrescerà i suoi provventi - il che non è da- disprezzare - e il paese... continuerà a progredire. · Disgraziatamente, i fatti non sempre corrispondono alle buone intenzioni dei goyernanti . Per esempio, i dazii sui prodotti agricoli non hanno prodotto l'effetto sperato del miglioramento deli'.agricoltura. La produzfone granaria dell'Italia nel 1887 col dazio a L. 1,40 fu di 34.697 1 ~20 quintali: nell'anno seguente scese a. 34,264,0 00 quintali. Nello stessQ anno 1888, il da.zlo fu portato a tre lire, il prodotto dell'anno suc– cessivo cadde a 29,944,980 quintali. Da allora la produzione au– mentò a 36,129,600, quintali nel 1890 e a 38,884,560, nel 189lj nel 1892 scese a 37,7 milioni di quintali; nel 1893 salì a 37,1 ; nel 1894 fu di 33,1, In quest'anno il dazio fu portato a L. 7,50; ma' l'effetto sulla produzione è stato molto limitato. Nel 1895 essa ~cese anzi a 39,0. La produzione del grano adegua in Italia a 10 etto– litri per ettaro, contro 20 in Germania,17 in Francia, 16 in Aush-ia, 27 in Inghllterra, 26 in Olanda, 25 nel Belgio. (1) ' Dunque il dazio non giovò all'agricoltura. Nè credo abbia gio– vato all'industria nazionale la cessazione del regime dei trattati di commercio con la Francia, tanto che si è sentito il bisogno di ri– tornare e si ritorna, non certo a condizioni molto favorevoli per l'Ialia, a quel regime. Gioveranno almeno le nuove tariffe universitarie 1 Il dubbio è lecito. Certo, per effettodi questa legge, sesarJ. approvata, un gran nume– ro di giovani poveri o non abbastanza ricchi per pagar le nuove tasse dovranno abbandonare l'idea di procacciarsi una laurea qualsiasi Questo è sicuro: non è egualmente certo che essi" diverrano indu~ striali e commercianti. Per esercitare un'indu stria od un commercio, occorre fra altre cose un capitale iniziale. Quindi si sarebbe capito che si fosse proposto di togliere la facoltà di laurearsi a quelli, {l) Canovai, L'Italia pr&iente pag. 12-1
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