Rivista Critica del Socialismo - fasc 2 - feb. 1899
S1';t\r.t.:i\lo IU\'Or.l17.lOXIIUO (J IUFOIUll.S.11O~•tL.\XrllOl'l C.)1 125 nere in pratica delle riforme, l'unico metodo è quello del partito socialista. ri\•oluzionario. Ti dicevo, poc'anzi, che io sono stato per otto anni un rifor– mista pratico; appena eletto deputato, nel 1886, io mi misi in quella parte dèll'estrema. SiuistL·a.,che n.vevaper bandiera , il riformismo socia.le . , ELbene, che cosa. abbiamo ottenuto in otto anni 1 Zero via zero, zero. E perchè? Ma perchè quando tu n.ilavora.tori non dAialtra co– scienza, che il desiderio di una riforma parziale da chiedere al buon cuore o n.llo spirito illuminato dei governant i, ti.. non crei nella coscienza popolare quella energia di pressione politica., che sola può · imporre ai dominanti la concessione delle riforme . (1) Le a!33ociazioni operaie che ebbero per ideale il mutuo soccorso e la cooperazione, imborghesit.e dall'idea del guadagno egoistico, sono di, 1 entat.e foglie secche nel grande albero della. vita pOJ)Olare. Ecco perchè, mentre tu credi che il metodo da te ora.caldeg– giato, che fu già giudicn.tO'dall'esperien7,a. 1 sia il più efficace e pra– tico per migliorare le condizioni JlOpoln.ri,non riesce inYece,nelltt realtà, che a snenare le energie e le risorse delle rivendicazioni popolari. (2) In questo senso io dissi che bisogna domandare 100 per otte– nere 50 o 20. Non perchè noi crediamo che la verità realizzabile sia il 50 o il 20 e domandiamo 100 per spaventare In.gent.e, come tu, un po' da n ,yvocato.mi hai ob! )iettn.to . No. La verità sociale è nel 100: cioè nell'ideale della trasfor- -mazione fondamentale della società, coll'abolizione delln. proprietà pri\'affi dei mezzi di produzione. Ed è solo spiegando ai la.vorfitori questa veriti\ finale e positiva, che si dd. loro una coscienza di classe, una coscienza cioè, che è politicamenie la più efficace per far loro ottenere, anche nel frattempo, il 20 e il 50 prima del 100. Insomma io dico che la forza più ri\•oluzionaria che si possa orga– niz1,arenel mondo umano, è In.coscienza socia.lista..E 1a coscien1.a. socialista non si forma se non ai afferma l'ideale ultimo della !O– cializzazionc dei mezzi di produzioJie, attraverso la lotta di classe. E una. volta formata la. co'lcienza.socialista, tutto il resto viene da sè, perchè Yi è compreso. (3) (l) Ferri esordì faoendosi grandi illusioni sulla possibilità. di migliora – menti nel 1"tgimeattuale ed è nat,urale ohe sia diventato scet.tioo. Noi in• vece muovemmo dal punto opposto e può darsi ohe tendiamo ad esagerare , in senso contrario al suo. Il vero è forse che bisog.ia guardarsi dall' ec– cessivo pessimismo, come da una fede C'.ieca ed inconsulta. (2J Anche qui E. Ferri non interpreta. fedelmente il nostro peu!liero - Rimandiamo alle nostre dichiarazioni ln di(e!la der no11trvProgramma. (SJ l'onuare la coscienza sooia!ist.a negli operai è certamente oiò ohe pii1 importa: resta a vedero se essa si formi ooi predì..iozzi sul plusvalore
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