Rivista Critica del Socialismo - fasc 2 - feb. 1899

122 RJ\'1$T.\ ('RJTIC.\ IJEL SOCIAl,IS~IO ciunndo mi mina.cciano o mi regala.no la gale ra., ma lgra do i miei ~fof"l,i a far comprendere in tutte le occasioni, con le p.no le e con la condotta netta e recisa.,che.non ricorrerò mai volontariam ente per decisione presa, nl mezzo pili in ,·ista., pii1 appariscente e dn sè solo pili effimero delle rivoluzioni passate, alh1. insurrezione ar– mata , fino a che non si arri\'Ì dai violenti, che ci governano, a impedire comp letam ente e definitivnment e ni ribelli, a qunlunqu e scuola o partito politico apparterigiino, che cooperino a modo loro, nei limiti delle leggi n.ttunli, al lavorio lento di tra sformnzio1ieso– ciale. N1cor.ABARnHo SOCIALISMO RIVOLUZIONARIO O RIFORMISMOFILANTROPICO ? Caro iUerlino, La tua risposta alle mie rapide e breri critiche sul tuo libro Forma ed essenm llel SociaHsmo, potrebbe darm i occasione n. lunghe discussioni teoriche e pro tiche, perchè l'argomento è di capital e im– portanza. ·Ma io sono così ipotecato da mille nitre occnpnzioui, che ri– nuncio per orri. ad ogni discussione teorica, anche pcrchè me ne occuperò nella prossima Il" edizione di Socialismo e scienw . JJO– sit-iva. Per aòesso, desidero risponderti su ciò che tu chiami • un nuoi.:o orientamento del part ito rocialista > e che a me sembra, in– vece, la ne_qazione del p[l.rtito socialisbi. Tu dici, in sostfl1iza, che il marxismo ri.ttraversa una crisi scien– tifica, In. qnaJe non pnò non avere dei contra ccolpi pr:itici snlrin – dirizzo del par tito che si inspir:i a qnellri.dottri na. E l'ogget to pm– tico, secondo te, don ebLe essere la rinuncia ad ogni ideri.le e pro– gramm :i rivoluzionario (cioè il proletar iato costit uito in p:1.rtito di classe per rea lizr.ar e h socializz.'tzione dei mezzi di produ zione) per att enerci im·ece :ille riforme pra tiche e parcellari dell't't.ttuale ordi – namento sociale (I ). E poichè tu - continuando , tu dan e..ro. nella \ 'ecchi:1.metafi – sica. - credi che che di una realb\ qu:ilsiasi si possa separar e • l"es– senz:1 , dalle sue • forme, , sostieni che per essenza del 8ocia lismo si de\·e inte ndere ogni miglioramento pratico nelle condizioni di e– &-isten1.a popolare e quindi inneggi ad una azione concorde di tutti coloro che, 1:>er ispi1·ito filantropico e liberale, desiderano le riforme socinli. E concludi che io cado in evidente contr addizione, perchè dn. una. part e non mi accontento del riformismo e d'alt ra. par te non {1) Non è esatto . Vedi più sopra: In dif e11a del no.-;tro Programmo .

RkJQdWJsaXNoZXIy