Rivista Critica del Socialismo - fasc 2 - feb. 1899
120 l:t\"1.$1'.\ CiU'l':l'.\ IJl::L SOCIALl$.\IO l:i. prendiamo come bandiera che disting ua il nostro partito dagli altri . I~ siccome ci nccorgiamo. che, non il solo, ma certo uno dei mer.zi piil potenti per le trasformazioni sociali è statn. e sarà h lotta di dasse, fino a che sulla terra vi saranno ricchi e poveri, noi sotto la bandiera, indicanteci la via, che probabilm ente far1 la povera specie nostra, tendente a raggiungere vette sempre più alte - via che del resto non è di.retta, nè solitari a, ma interse– ca.t.'\.da altre vie piene di vi[lndanti vigorosi - ci sfor.tiamo di mettere a suo sostegno valido, e non esclusivo, o, più propriamente parlando, ci sforziamo di sostitui re, tra. i suoi mezzi motori, la lotta di cht83e cosciente e civile alla incosciente e bestia le, che non è stata ancora distrutta, malgra do che non tanto raramente dei grandi predicato ri di amore unh·ersale, di pace, di morale elerata. e di :trmonie sociali siano ,·enuti a gett.'lre un ra.ggio di luce, a darci un segno di ciò che è capa.ce di diventare la nostra debole fibra maJlcabilissima in una società, in cui nessuno snrà più costretto a. fare il lupo per non soccombere. g si badi che quando, per la realiz1..azionedei nostri sogni dì 1111 mondo migliore, affermo la capita le efficacia della tendenza sempre pili crescente delle società avanzate a dichiarare pubblica h proprietà privata, non intendo affatto dire che il socialismo con– siste in .cotesta tendenza. A. voler se-m1>lifica1·e, ridurr e, trovare i J>rimi principii, la. formula spiegativa piit elementare per la fe-no– menologia sociale, come si fa per la astronomia, mi pare che si immiserisca il fenomeno che si studia e si perda in chiarezza. Dico solo che cotesta tendenza è una promessa, una gnrenzia. valida per la vin. che seguiranno nel!' nvvenire le trasformar.ioni socini i; e dA. per ciò stesso, non l'indice di ciò che è il socialismo, ma.una buona 1mrtc del contenuto rea.le a.Inostro partito. Il partito socialista. col– lettivi sta, per la coscienr.a. che ha. da. un lato di seguire cotesta. ten– denz,'l-storica, e dall'altro lato per i mezzi che ndopera, non esclu– siva.mente. bensi con predilezione, nella sua atti,·itA, acquista la sna ragion d'essere ed nssume una fisonomia 1n·opria, differenziandosi dngli nitri partiti politici, lottanti a.nch' es.si ,chi più chi meno, per una societ.\ migliore. CJomesi vede, se non sono socia.lista alla maniera, in cui Mer– lino intende il socialismo, non sono nemmeno, o almeno credo di non c~serlo, alla maniera, in cui pare che l'i ntenda l'Avanti, nel qua.le si legge I:\ seguente affermazione, che io, per grande che sia la stim~ e l'affetto, che mi lega al Bissolati , mi permetto la li– bert.:\ di non accetki.re : e il socialismo consist-e fonda.mentalmente in due affermazioni: primo, il salariato è sfruttalo da.chi lo impiega.: secondo, tra salariato e capita lista. vi è opp0<iiziòno d'interessi. , Posso ingannarmi, ma non Cl'edo di non essere un socinlista per 'J.Ueal'l -maucan:r.a.di accordo con l'Avanti ; e spero che quel met– tere~ sull'nxviso, da parte dell'organo princi1mle del 1>artito in 1- hli:t, non sia. un pri-uo pMiO per espellerci dal p:\rtito.
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