Rivista Critica del Socialismo - fasc 2 - feb. 1899

PEHCHÈ E CO~IE SOXO SOCIALISTA 1 119 datamente a fattori potentissimi di una legislazione sociale, che vada sempre pill limitando il jus utendi et ahutencli del proprietario e proteggr-.sul serio il lavoro e la vita del corpo e dello spirito del lavoratore fino dal seno materno. .Ma qtfando noi socialisti, dopo la constatazione di alcuni fat– tori sociali, sentiamo il bisogno di fuggire lontano per cercru·e unn. atmosfera meno opprimente, se non vogliamo abbandonare qual– siru,i rapporto con la terra, che· possiamo far di meglio se non af– fermare che la nostra ricerca sarà feconda e che il sogno di un mondo veramente U'l'lano si realizzerà, p robahifrnente e princijJal– mente per mezzo di tali fattori, e in una data maniera, in una data direzione, indicataci dalla direzione, <falla maniera adopernfa fin qui dalla storia, quando ciò che sen e ad alcuni individui di una data classe è diventato o riconosciuto necessa.rio o utile a tutta la cln.sse 1 Innanzi a questa previsione di linea direttrice, non cir– costanziata, non negante che la storia possa, e debba per un pezzo ancora svolgersi come si è svolta, non perdono quasi tutto il loro valore le obbiezioni contro il così detto piano collettivistn, sul quale, come su una bara, a detta dei nostri avvericarii, vogliamo ad ogni costo mettere a riposare, a dormire il sonno della morte, l'homo sapiens, nato e cresciuto nella. lotta e per la lotta bestiale col suo prossimo 1 - Noi non vogliamo proprio nulla di preciso e di anticipato per le future organizzazioni socialistiche ; non abbiamo nessu•1 piano bello e fatto in tasca. I piani preconcett ati, con lo scopo di demo– lire o creare delle istituzioni sociali, sono una prerogativa del pas• sato : e le classi dominanti, che, negli ambienti poco progrediti, li portano ancora vivi nel loro spirito, al par delle plebi, in pa• recchie occasioni li attribuiscono sinceramente agli avversari, come av,,enne per i fatti di :Milano. Noi vediamo o crediamo di vedere una tendenza della storia a risolvere le questioni in una data ma– niera quando in molti nasce, o si fa sentire più vivo che per il passato il bisogno di servirsi di alcune cose, che fino a ieri ernno proprietà assolut..'t,sacra e inviolabile di pochi; e non vediamo nello stesso tempo ciò che vedono i nostri avver'.:!ari,ciòè che essa si vada indebolendo e si debba sempre più indebolire, nel\' inte– resse della ch·iltà, tran ne che, andando contro la storia e il senso comune, non si rnglian0 stabilire dei paragoni impossibili cou le collettività comunistiche primitive. Anii abbiamo ragione di affer– mare che essa vada diventando e debba divent..-ire sempre pilt forte. più complessa, pili profonda, pili vasta e pili ~iusta, opponendosi a tutti i desideri sfrenati di dominio, tanto vivi ancora, in alto e in basso, nella cosciemi:adei padroni e in quella dei servi. Ve– diamo o crediamo di veJere che è non solo utile ma indispen&'t– bile lo sviluppo ulte riore di cotesta tende,w,ft, affinchè un raggio di pace duratura penetri nel circo cl1iuso, dove i poveri umani s0110costretti da, secoli e secoli a lottare da fiere per 1a prech, e

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