Rivista Critica del Socialismo - fasc 2 - feb. 1899

Inchi es ta s ul Soc i alismo Intorno alla teoria del plus v0.lore e al col– lettivismo. I. quando certi a.ccademici del Socialismo-i quali non hanno mai lottato di persona per la su,t att uazione, e ai quali è forse indif– ferente che esso si attui oggi o fra un paio di secoli, - negano la c1·isi del Ma.rxismo, essi chiudono gli occhi alla luce del sole. Tutti i giorni dei marxisti sconfessano, modificano, raccorciano la dot– trina del maestro, ne abbandonano una pn.rte per sah-are il resto. quando non insorgono addiritttml contro di essa. Tutti i giorni di qucllta dottrina si discoprono nuo,·i difetti ; si rirelano alla mente di chi indaga spMSionatamente nùo,·i argomenti contro di essn. Tutti i giorni cresce il numero de' suoi opJ•ositori, e si diradan o le file de' suoi aderenti. ~ Oggi è un .gioni.ne colto e intelligente, il Graziadei, che si di– sfr1cca dalla scuola marxista, pur continuando a professare la pili Yiva ammirar.ione per il maestro : ed espone le ragioni del suo dis– senso in un volume, che tratta ddla < Produzione capitalistica. , Il concetto fondamenta.le dell'opera è che una teoria del va– lore non è necessaria alla tesi del Socialismo, a. dimostrar e ingiusta la p:lrtecipazione del capitalista ai prodotti del lavoro. 1l profitto del ca,pitalista esiste - dice il Graziadei - per li solo fatto che l'operaio produc e p,iù di quello che consuma., ,·aie a dire produce oltre di quello che è necessario per lui, anche ciò che sene a soddisfare i bi~ogni del padrone. C'è uu sopra-prodotto, e quindi un sopra-lavoro, anche llrima che ci sia un sopi-a-valore, vale a. dire senrn che occorra sa.pere qual valore posseggano i pro– dotti, in qual misura si ca.mbiino l'uno contro l'altro.

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