Rivista Critica del Socialismo - fasc 1 - gen. 1899
94 1'1\'l:•iTA ClUTJC.\ JJEI. SùCLU.IS:UO dete1'minismo e la responsabilifà 1 ques"&ioniche hanno sollevato, come si sa,.n umerose controvers ie. Egli fa una critica s·tringente della teoria del libero arbitrio, Ne mette in luce tutta la vanità e dimostra COB gran lusso di esempi quanto l'in.– dividuo venga determinato dagli ambienti nei quali si muove. Il sig. Hamon avrebbe forse dovuto insi.stere maggiormente sulle re– lazioni intime, profonde, ohe esistono fra l'ambiente {milieu) -fisiologico e l'ambiente mentale, diffon4ersi più a lungo sui risultati sper imentali .,onseguiti nei laboratori di psicologia sperimentale, per esempio sulla sco– perta · dello spagn.uolo Ramon y Cajal riguardo alla nut1:izione della cellulfL coc. (1) Ma si capisce che Ìll una introduzioBe non è possibile studiare tutti i dettagli della dottrina Il ~ig. Hamon più oltr~ eSpo:ne le conseguenze che si devono trarre necessariamente dalla tesi determinista . .. Si adopera quindi a trovare ed a formulare una definizione precisa e seientifioa del delitto. Contrariamente ai sigg. Lombroso ed Enrico Fetri, il sig. Hamon insiste in special modo (pag. 66) sulla necessità di definirlo esattamente. « Ciò eviterà, dice, molte ,confusioni. I Ciò infatti è molto importante. Egli critica la definizione dei giuristi, quelle ùei metafisici. Dimostra come siffatte defini1t.ioni, viziate dai sentimenti, dalle idee di di~ t·itto, di dovere, ù' utilità individuale e sociale, varfabili nel .tempo e nello spazio, siano · inaccettabili dal_sociologo che s'inspiri a spirito scientifico. (2; Secoudo il sig. Hamou (p-"-g. 92J per servir di base ad una scienza ,leìla crimiuologia, il delitto deve esser definito per così dire « in sf!. » La definizione datane deve valere iR tutti i luoghi ed in ogni epoca, come in fisica si definiscono gli stati gasoso, liquido, solido, la densità ecc. Il ùelitto deve esser determinato nella sua esseaza, cercando l'eleme11to o gli elementi che, iR esso, non si modifichiao secondo i tewpi e i luoghi. La definizione non '.leve presumere nè biasimo nè lode per il delitto, perchè biasimo e lode per lo st.esso atto variano secondo gli individui, i luoghi, le epoche, le circostanze, cause od etfet.ti del delitto. " .Per lui, il delitto è (pag. 119) < ogni atto cosciente che led., la li– bertà d'azione di un individuo della medesima specie dell'autore dell'atto. > Si potrebbe rimproverare a questa. definizione il suo carattere molto generale, ma essa corrisponde alla realtà dd fatti. La attua.le giusti zia va ben uwhe più oltre - giacchè incrimina gli ll.ttacchi (verbali o scritti) su.ict:tlibili di ltiderti i privilegi di una o di più classi sociali: 11.tteut.ati platonici al diritto di proprietà, all.i. religione, giustizia ecc. Posta la sua definizioae del delitto, l' A. giunge logicamente a conclu– sioni talora straordinarie dal punto di vista del diritto vigente. Ma te– nendosi sul terreno esclusivamente positivo, il sig. Ramon non si cura {1) vedi Dlctionnalre de psychologle, artico_lodi J. Soury' e la lntroduc– tlon à la médeclne de l'esprit, del dutior hlaurizw De Fl,rnry. (2) A tal proposito ml permeLto ciLare un fatLO personal'l, Ora son si rea due anni mi accadde d1 sostenere, per _let~era, una con~ruversia col sig. Hamon I"_iguardo al delitto e a delinquenti pol1t1c1.Malgrado gh sforzi del mio avversario i.11allora, io introducevo nella discus~io1;1ef'lemenHmet-~llsici. lJi fronte alla mia cocciutaggine - cocciutaggme da . . metafl.s1co- l'aut-Ored1 Determinlsme et responsablllté mi rinviò a quest·opera, che, dal pun ~o di vis!a puramente scientifico, ml c~ stringe a confessare il mioerror.i iuiziale ed a riconoscere lasnperiontà<legl1 ar- gomenli del 1uio (ll'.-avvenario. ,1.. o. H.
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