Rivista Critica del Socialismo - fasc 1 - gen. 1899

88 •,!-'te IUl'l.')J,\ (.;HITII,;.\ IJEI. :SOCl.\1.1::DIO generat:i. da n:esohine lot te partigian e e nient'altro . Nel seconJo pe1·iodo, col 1ifiorire degli studii stot·ici, il movimento comunale fu valutato più intimamente sino a scoprire in esso la creazione di un nuovo ordine di cose, il principio di una profonda tras forma zione sociale. Però l' indagine storica in questa seconda fase sl mantenne quasi esclusivamente in un campo politico giuridico. Si cet·cò la paternità germanica o italiana di quella tra'lformazio ne, senza penetrare nell,1 causa prima che aveva pro– vocato il sorger➔ del Comu ne. Questa. ricerca doveva essere negli ultimi anni una del:e conseg uenze dello sviluppo delle scienze sociali. Messa sull'avviso dalla teoria mate– rialistica della stor ia, che pure ha il suo lato vero, la indagine moderna 1 gio,•ando si altresì degli stndi sull'evoluzione sociaìe, ha potuto cogliere il vero significato della rivolm-.ione .mmunale, studiarla nei suo i antecedenti , nel suo svolgimento e-11ei,:;uoi effett i. Per questa via si è most rata tutta la importanza dei Comuni italiani. Quest i furono ben altra cosn che la Città antica: i\1.rono un contenuto nuovo in una forma vecchia. Sotto questo nuovo aspetto l'anti co dibattito sull'origine dei Comuni perde ogni valore. Gli uni e gli altl'i avevano a vicenda ragione e torto, perM chè considera 11do, come l' Hegel, il Leo ed altri, il Comune in sè, mai si trova vestigio di esso nei tempi anteriori , mentre chi ne guarda l' inM volnc ro, per dir cosi, può facilmente rintracciarlo negli ordinamenti romani. Quale è dunque l'essenza del Comune · per la scienz a moderna? Jn un sagg io di interpr etazione sociologica della ;storia, noi facemmo due anni addietro i-ilevare che l'origine vera del Comune non è da ricercar si nelle immu nità concesse dai ves..iovi o nello spirito germanioo 1 ma nell'attività industr iale e commerciale, che, sollevando a poco a pooo una ·nuova olasse sociale, dette nelle mani di questa il pl tere a.-ssicuratole dalle ric– chezze. Da ciò le a-;sociazioni d'art i e mestieri , che diventano il centro della vita pubbli ca : da ciò la Borghes _ia e il Comune , germe Jello Stato moM <lerno. In questa nunva. via la sto ria dei Comuni è tutta a rifar e, e perciò saiutiamo con piacere la pubblicazione del Groppa.li e del Bartoli infor• mata ai concett i moderni. 11 Comune di Cremo na fu uno dei primi a co– st ituir si e dei più im-portanti per le sne vicende . Meritava pc1·ciò di essere illu st rato nelle sue lotte gloriose per la libertà , come hannt>fatto in que– sta prima part e del loro studio gli egregi aut-Ori. La ricchezza Jel mateM riale storico da esami nare non fa loro difetto e la chiarezza dell'es posizivne si accompagna ad una sobrietà lodevole. Solo desideriamo che gli avveniM menti non sieno in seguito disposti, come in qnes10 sagg io, in modo da formare una narrazione piut tosto arida. Essi dovrebber o piuttosto riv eM lare un disegno, colorire certi pdn cipii informatori , senza dei quali si l"i– torn~l'ebbe all'antica storiografia sorpassata da un pezzo. Le associazioni, gli Statut i ed altri fatti daranho certo occasione agli Auto ri di trattare a fondo l'argomen to, ('Vita.udo le meschine nar razioni, che sono il vesti• bolo e non il, temp io della storia. Augmiamoci infine che altri sviluppino con eguali criteri la. storia del Comune italiano, che sul france se e germanico ha una speciale imM portanza. R. BIAN CIII.

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