Rivista Critica del Socialismo - fasc 1 - gen. 1899
80 , .,_ Rl\' ISTA C-IUTIC,\ lJEL SOCIALISMO dente, potrebbe essere applicata esonerandone le entrate minime, come ad es. si opera adesso per i redditi di ricchezza mobile. Del pari, essa potrebbe venire assoggettata facilmente al criter io della progressività, mentre tale criterio oontraddii:ebbe alla giustizia tributaria, se applicato ad nn' im– posta, la quale colpisca non tntt ' i redditi indisti nta.mente, ma questo o quel reddito speciale. Senza contare poi che I' impost&. vagheggiata., rende ndo possibile abbassare, e DOB di poco, l'aliquota dei tributi rea•Ii, impedirebbe od attenuerebbe di molto il fenomeno delle ripercussioni e delle sovrap – posizioni dei tributi reali stessi, impedirebbe cioè il verificarsi, come do– lorosamente ora avviene, di vere e proprie confische a danno dei meno abbienti e dei lavoratori. Le vere cause dei torbidi di maggio e i provvedimenti economici del gabinetto Budini - Journal des économistes, 15 ottobre [898. L' articolo è del sig. Ed. Giretti, e benohè si riferisca ad un discorso eletto rale, oramai dimentio!!.to, del generale Tar .Hti, pure non è privo di importanza por lo no+;izie, ohe fornisce intorno alla polit ica t:!Conomicadel gabinetto di Rudini, politica che è seguita fedelmente dall' attuale Mi– nistero. Il Giretti nota che, per confessione dello stesso general e TardiU, fino ai primi disordini di Sicilia il g-;,verno non si era neppure accorto ohe • l' annata era. pessima, ohe in alcune località il prezzo del grano era sa– lito a 50 lire il quintale, ohe in altre mancava affatto; che la miseria delle popolazioni era generale, e che le conseguenze di nn tale stato di cose potevano essere gravissime . ~ Scoppiata. la sommossa nell' isola, il Governo capi che era necessario provvedere; ma non volle, nepp ure dopo l'invito dei deputa.t i dell'Estrema Sinist,ra, toccare al dazio d' importa– zioHe sul grano . Questo dazio era stato appena limitato, con decreto reale de' 23 gennaio, da L. 7,50 a L. 6 il quintale. Il Governo pensò invece di affidare all' esercito - divenuto il Dio vendicatore e il Dio della misericordia ad un tempo in Italia - ~ l'opera filantropica di nudrire !e popolazioni affamate •· Lo stesso esercito, chia– mato a reprimere la rivolta, fu incaricato anche di somministrare il pane a buon mercato ai l\Iunicipii che lo chiedevano. Si cominciò dal distribuire ai Municipii siciliani tutto il grano esi– stente nei panifici militari, e ne fu comprat.o per altri 100,000 quinhali ali' estern. L' effetto di questo provvedimento fu immediato: i di,:ordini in Sicilia cessarono c. come per incanto! • Ma ecco che la sommossa, sedata nell ' isola, scoppia sul continente . La panacea era. trovata, ed in un Consiglio di Ministri fu deciso appli – carla in tutt.a Italia. Fu disposto un nuovò acquisto di 100,000 quintali di.grano ali' estero . .Ma gli avveniment i incalzarnno, le rich ieste di grano affiuivano da tutte parti, l' ordine pubblico perìcolava, e il grano mancava sul mercato, ed occorreva un mese per riceverlo dall'estero. L'amministrazione militare si deci<;ea distribuire nella Media è Bassa Italia una gran parte del grano aep;sitato n'ei magazzini militari' della ya\Jata del Po. Questo però non bastava ai bisogni; e il Governo (narra
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