Rivista Critica del Socialismo - fasc 1 - gen. 1899

G6 •,!'"!. RIVL5TA CRITlCA DEL SOCIALIS)!O tr i paesi al dominio della morale. 1-l tabù polinesiano serviva non solOf,(t, mettere al sicuro un giardino dai ladri; ma anche a proteg– gere i banani e ignami selvag~i, quando si temeva un cattivo ri– colto; i maiali e i polli, quando divenivano rari, e certe baie, quando il pesce se ne allontanava . ...determinano la nostracondotta, cioè ci spingono ad agire in un modoo nell'altro ... È chiaro che 1~ nostra condotta è il risultato attua le del!e idee e dei sentimenti, delle abitudini e delle tendenze del nostro individuo, e il risultato finale di tutt e le influenze che det:erminano, compongono, modificano siffatte tendenze, abitudini, idee e senti– menti . La moralizzazione della condotta consi~te nella eliminazione continua degli abiti noci,,i od inutili e nell'Msimilazioue degli abìti uti:i, ossia nell'ada ttame nto sempre più perfetto della condotta al fine dell'esistenza. Per la qnal cosa da ·incerta, la condotta diventa certa ; da fortuita, prevedibile e preveduta; da discontinua, continua. Il selvaggio passa dalla fame alla sazietà, dalla gioia al do– lore facilmente, è volubile, capriccioso. Anche presso i popoli bar_– bari fu notata una grande volubilità e la. coesistenza di idee e di sentimenti opposti, generosità e av,uizia, crudeltà. e bontà. ecc. In– vece l'uomo civile, e tra gli inciviliti i più progrediti•; ha siste~ mata la sua coudot.ta , a segno che ne!ht pin. part e di casi si })uò preveder e come egli agirà. : costante nei suoi affetti, fermo nei suoi propositi, la sua \'ita rassomiglia alla rotta eguale, sempre diritta, di un gran battello a vapore, mentre quella del selvaggio rassomi– glia all'andare ondeggiante e tortuoso di una piccola barca. Il fanciullo, come il selvaggio, ha condotta oscillante ed in– certa : ora stende la mano sulla cosa che appetisce, se ne impos– sessa e la difende con accanimento; uu momento dopo la cede senza riluttanza o l'abba ndona. Passa dall'a·;idità alla noncuranza, dal riso al_pianto senza soluzione di continuità . Ingenuo e veri– tiero fino a che non abbia sperimentato l'utilità della menzogna o la necessità di ricorreni per compensare la sua debolezia; vio– lento fino a che non abbia speriment_ato la reazione, egli viene a poco a poco sistemando la sua, condotta e rifacendo il corso del– l'evoluzione morale della specie. Altra differenza notevole tra la condotta del selvaggio e quella deli'uomo civile è que3ta, che la condotta del selvaggio è uniforme, perchè le esperienze e le cognizioni di lui son poche, le opportu - . nità limitate, limita.tis3ima quindi la scelta. e ristrettissima la li– bertà concreta; mentre l'uomo civile ha mille opport unit:l, mille vie aperte avanti e intorno a lui, può variare bisogni e godiment i e non solo ha piit libertà, ma vita più attiva e piena. Tali sono i caratteri principali rle\l'eYoluzione morale . SAYERIO ME RLINO.

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