Rivista Critica del Socialismo - fasc 1 - gen. 1899

INTOHXO Al! UN Nuoro OHDl;\",UJEXTO ECC. f3 gli esempi 1:t.bLouciano. La teoria dell'elettricità - imperfetta com'è - fu fatta dopo che furono scoperti i fatti. Prima si costruirono le case, poi si concepì l'architettura. Prima si formarono i linguaggi; poi s'inven tò la grammatica, la rettori ca. Prima si costr uirono pouti, poi si scopersero le leggi dell' elasticità dei corpi solidi. Prima si ragionò; poi si formnlnrooo le regole della logica. Nel– l'agri coltura i sistemi che oggi ai tengono per scientifici furono escogitati ditgli uornim prat ici, dagli agricolt0ri. Non c'è che qual– che scoperta astronomica, che sia dovuta al calcolo matematico e alla ipotesi scientific,;1, Queste cose il J?erri le sa meglio <lime; egli che è positivista. fino, direi, a divenire metafisico : perchè in questo stesso articolo esce in questa arrischiata sentenza: « nella scienza e nella vita i lloùmeni llOU esistono, esistono solo i fenomeni. , Che il noùmeno, cioè l'e:,senza delle cose, non esista per la scienza, rnle a dire non si conosca nè si possn.conoscere, ~a bene. Ma che nella ,·ita non esistano che fenomeni, mi pare una tesi in– sostenibile. Dietro il fenomeno, ci dev'essere qualche cosa : dietro il calore, dietro il movimento, dietro la luce, dietro il pensiero, dietro il sentimento, dietro la sensazione, dietro la vita, ci deY'es– sere qna.lche cosa, che noi non comprendiamo, che non possiamo vedere cogli occhi, nè misurare ca' nostri strumenti di osservazione scientitica, ma che spiega come i! fenomeno passi e il mondo duri, e come nn fenomeno si converta nell'altro ~ il calore in moto, il moto in luce, la sensazione in idea.e via via. Un mondo di puri feno– meni rassomiglia ad un regno delle ombre. Ma queste sono forse quisquilie filosofiche, ed io ne fa grazia volentieri al paziente lettore, a cui mi son proposto di parlare , ri– spondendo n.l Ferri, del!' orientamento pratico del Socialismo, e non di noùmeni e di fenomeni. 'l'orno dunque ii dire che nel movimento sociale, come nello scientifico, la pratica precede la teoria . Non che la teoria non sia utile, e anche grandemente utile, quando si contenti di .spiegare e , coordinare i fatti, di porre delle ipotesi e di stimolare a nuove esperienze. l\Ia essa non deve prosumere dippiù: non de,,e sostituirsi alla pratica, assorbirla, convertire in assiomi le sue ipotesi, e tiran – neggiare le coscienze. Il Socialismo non è una teoria scientifica, ma un movimento pop'olare; non è uscito dal cervello di Marx ma dai bisogni, dalle esigenze, dai sentimenti dei popoli ciYili contemporanei . Esso deve continuare parimente a svilupparsi nella linea di questi hisogpi e di queste esigenze,non secondo certe teoi-ie immaginate da' dottori. Esso deve muovere dal fatto ali' idea, dal parti colare al generale, de,,e muoversi col suo tempo, non levarsi d'un tra tto nelle nuvole, come un nerosta.to , a cui si tronca h fune, - non abbandonar Bi a.Ile impazienze generose, ma sterili, ma darsi ad un !arnro arduo. 3.

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