Rivista Critica del Socialismo - fasc 1 - gen. 1899
.. JNroRNO .~o UN ;,iUO\'O ORIEXT,DIENTO ECC. 31 prendano sul serio, un po' più che non si sia fatto finora, le dirnande, modeste sì, ma vivaci e:urgenti, delle moltitudini. Non si dica ai contadino affamato, all 'opera.io disoccupato, al contribuente tartassato: Sei tu socialista 1 Se no, vacle retro: noi ti abbandoniamo alla tua rnrte. Kon si esiga da chi "noi lottare pei· un migliommento immediato, per una questione di libertà o di giu– stizia, una specie di atto di fede: Credi tu nel Colletti,,ismo 1 sei disposto, se sei piccolo possidente, a discendere subito 11el proleta– riato , con la tua classe, e ad att endere la. salute dnl futuro Governo collcttiYista 1 rnoi tu aspettare che i tempi maturino e ral!(,grar ti de' tuoi stessi mali ? E' ottima cosa avere un ideale e lasciarsi gui– dar e dn, e.:lso,come il pastore caldeo si lasci1~vaguidare dalle stelle uel suo cammino. i\ia, non si può pretendere che tutti abbiano lo stesso ideale, che tutti immaginino la società. anenire allo stesso modo, e sn,crifichino alle labili speranze gl' interessi attuali e po– s;ti\·i. Vi è poi gente - e non poca - che non può aYere un ideale, o perchè lott..'l.per il pane quotidiano , o perchè nou ha l'intelli – genza abbas tanza acuta, o la fantasia abba stanza alata., da lan– ciai-si ne' floridi sentieri della s1Jeranza alla contemplazione d'una soci13ti\a.vveuire, tutta pace, tutta fratellanza., tutta giustizia. Pur troppo (Ferri dovrebbe aver fatto questa os.'Jervazione psicologica, e favr,t fatta senza dubbio) la grand e maggioranza degli uomini la– vora, soffre, tira a campar e, e agisce in gran parte per istinto, un po' per tradizione, niente affatto per ragionam ento. Pochi sono al mondo gli uomini di prio cipii : i più obbediscono alle necessità pre– senti. E quanti sono quelli, che si possono ele,•are con la mente alla contemplazione di un nuovo ordine di cose, di un sistema ge– nerale di relazioni sociali, diverso dall'a ttu:1Je 1 Certo, sono pochis– simi. Le idee generali e astratte . essendo le risultanti di inuume– re\'Oli idee particolari, sono le più difficili a concepirsi e le ult:me a formarsi, tanto nell'individuo quanto nella razza. . . Invece tutti comprendono le cose, che li concernono immedia – tament e. Il contadino sa benissimo quello che gli bisogna, quello che la terra potrebbe fruttar e nelle sue mani, i vantaggi che si potr ebbero ricavare dall 'uno o dall'altro sistema di coltura, dall'as – sociazione ecc. Fino a che si tratta. di riforme pratiche,imm edia.te , egli le C()ncepisce e vi si appas<iiona . .Ma egli non conosce la vita di città, non conosce l'intrigata. organizzazione delle industrie, _i~ meccanismo dei cambii, del credito, della finanza: le alte e d1ffic1h questioni della moralità, della. giustizia, della libertà, della convi– venza sociale non sono accessibili alla sua mente in forma di ra– gionament i astratti; egli sente più che non ragioni. Voi riuscirete piil facilmente a sopraffarlo, che a convincerlo : e se voi esigete da lui proprio che si dichiari collettivista, egli, se crede che voi po– tete_n.iutarlo nelle sue difficoltà, o se ha simpatia. per voi, sapen– dovi buono e onesto, e istruito , e amico dei poveri, e nemico de.I
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