Quaderni di Roma - anno II - n. 5-6 - set.-dic. 1948

GIUSEPPE ARMELLINI Ricordiamo in proposito che, nello Stato Pontificio, vi erano allora due Osservatori Astronomici governativi e cioè quello del Campidoglio a Roma e quello di Bologna; oltre all'Osservatorio del Collegio Romano, il quale però apparteneva ai PP. Gesuiti. In particolare l'Osservatorio di Bologna era stato dotato dalla liberalità del Pontefice Clemente XII di un grande quadrante murale e di uno strumento dei passaggi; pregevoli strumenti, costruiti dal Sisson di Londra, ma che ormai dovevano considerarsi come fuori uso. Ed anche il piccolo equatoriale di Dollond, acquistato alcuni anni innanzi dal Matteucci, era troppo debole per poter essere utilmente impiegato. L'unico strumento veramente importante era l'ottimo cannocchiale meridiano di Erte!, donato poco prima (1851) dal Pontefice Pio IX, che contemporaneamente ne aveva donato un secondo, di analoghe dimensioni e della stessa rinomata fabbrica, all'altro Osservatorio Astronomico dello Stato Pontificio; voglio dire all'Osservatorio del Campidoglio, a Roma. Respighi, che aveva subito compreso l'importanza dello strumento, volle ritràrne tutto il vantaggio possibile per il progresso del!' astronomia. Ed a tal fine eseguì innanzi tutto uno studio accuratissimo delle divisioni dei cerchi graduati annessi al cannocchiale e quindi trasformò lo strumento in << zenitale », facendo praticare un foro tra i due pilastri di sostegno e ponendo, circa. venti metri aJ disotto, un « orizzonte artificiale » e cioè una bacinella contenente mercurio. Capovolgendo il cannocchiale, e cioè dirigendolo verso il basso in modo da riguardare la sottostante bacinella, fino a che i fili micrometrici dell'oculare venissero a sovrapporsi alle loro immagini riflesse dal mercurio, si aveva così la posizione precisa del « nadir » e dello « zenit »; punti di fondamentale importanza nel!' astronomia sferica. Misurando quindi col cerchio graduato le distanze angolari dello zenit dalle stelle, nel momento del loro passaggio al meridiano, egli poté determinare la latitudine del s110osservatorio, con ,ma precisione (circa 0",2) veramente maravigliosa per quei tempi. Lo scienziato si proponeva di andare innanzi e di costruire anche un « Catalogo Stellare » di rigorosa esattezza; però, come ora vedremo, gli eventi disposero altrimenti. Ma gli Osservatori Astronomici, oltre alle osservazioni stellari, hanno anche il compito delle osservazioni meteorologiche che oggi, nelle nostre specole, si eseguono di regola tre volte al giorno. Però non basta unicamente leggere i barometri, termometri, anemometri, igrometri, ecc.; occorre anche discutere i risultati e dedurre da essi il comportamento dei fenomeni meteorici. · : ,qf, ' Ora, a Bologna, da molto tempo si eseguivano regolari osservazioni meteorologiche; ma i predecessori di Respighi non avevano avuto il tempo di discuterle e pubblicarle. Respighi, con la sua straordinaria attività, volle colmare anche questa lacuna, esaminando e riducendo oltre quaranta anni di osservazioni meteorologiche (dal 1814 al 1858), costruendo i relativi grafici e pubblicando i risultati in alcune memorie << sul clima bolognese »,

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