STORICITÀ DELLE LINGUE 373 questo materiale ci appare disposto in funzione distintiva e significante, possiamo dire che ogni lingua ha una sua fisionomia fonologica. La lingua risulta, infatti, dalla diversa combinazione di elementi fonici distintivi (fonemi), çhe si raggruppano secondo certe possibilità in segni significanti. Il valore acustico di questi elementi e di queste disposizioni risulta nel complesso così tipico e caratterizzato, che spesso siamo in grado di riconoscere la lingua a cui la frase appartiene, anche se non ne intendiamo il significato. Vi è nella parola parlata una parte assai notevole, che è attribuibile al parlante, alla sua individualità, o meglio singolarità, ed è costituita dal timbro della voce, dalla chiarezza più o meno netta dell'articolazione, da un'intonazione personale o cadenza del discorso, da fattori differenziali che ci fanno distinguere l'uno dall'altro i parlanti di una medesima lingua, alla stessa maniera con cui riconosciamo gli atteggiamenti di andature particolari di persone diverse. Ma, al di sotto di tali variazioni, che non sono della lingua, ma dei singoli, si scopre l'identità fondamentale del sistema fonico, da cui essa ritrae la sua particolare fisionomia. Ogni lingua, infatti, dispone di un certo numero di suoni fondamentali ( fonemi) con cui opera, cosl che chi ha appreso dall'infanzia un sistemo fonetico, quello della lingua natia, non sempre è in grado d'impadronirsi di un sistema diverso o, almeno, dei fonemi che gli sono più estranei : egli è che l'articolazione della voce, essendo appresa nei primi anni di vita, provoca una data disposizione funzionale, dalla quale non è possibile distaccarsi se non con sforzo maggiore o minore. Ciò fa sl che la facoltà del produrre suoni articolati, in sé illimitata sul piano fisiologico per le vastissime possibilità dell'apparato vocale, assume una delimitazione concreta su questo stesso piano, dalla forma storica di linguaggio, cioè dalla lingua a cui ciascuno individuo partecipa. Ogni lingua ha una base d'articolazione propria che la differenzia dalle altre e lo stesso fattore è pure particolarmente qualificante nelle diversità dialettali. Lo è meno nelle lingue speciali e nei gerghi, poiché qui si tratta di variazioni di ordine più contingente, che non sono determinate da fattori cosl profondi e duraturi come quelli che agiscono nella fisionomia delle lingue e dei dialetti. Alla base dei fattori che determinano la struttura fonetica di una lingua c'è soprattutto il convergere delle possibilità funzionali dell'articolazione verso il suono, in quanto è avvertito come distintivo: ciò porta l'esclusione dei suoni non avvertiti come tali e il crearsi di un sistema fondamentale di opposizioni e di correlazioni, che sono sufficienti, insieme con le infinite possibilità delle diverse combinazioni, alla costituzione dei segni fonici. Questo convergere dell'articolazione verso il suono distintivo, il fonema, è un atto di libertà, che, come tale, costituisce un aspetto del dinamismo della lingua. Di esso non può darsi altra ragione se non quella che è conforme al suo scopo, com'è richiesto da tutto il carattere finalistico proprio del linguaggio : e, perciò, entro la latitudine delle possibilità degli organi vocali, il determinarsi del fonetismo di una lingua appare naturalmente arbitrario, com'è arbitrario il segno. Ma tale libertà è riconoscibile solo nelle sue determinazioni storiche: le quali sono, da un lato la base di articolazione propria di una lingua, che come riflesso e condizione fisiologica di quella costituisce la resistenza, l'elemento statico, e dall'altro l' esigenza di altre distinzioni foniche imposte al parlante, sia da ragioni interne (ad esempio il raddoppiamento delle consonanti nelle lingue arioeuropee è strettamente collegato con moti affettivi, poiché è frequente in appellativi familiari), sia da ragioni esterne, divenute interne in conformità alla tecnica espressiva : ad esempio, un suono, che in una parola e in una serie di parole prese in prestito da altre lingue, è sentito come distintivo, vuole essere pronunciato nella maniera più fedele pos25. - Quaderni di Roma.
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