Quaderni di Roma - anno II - n. 5-6 - set.-dic. 1948

DOCUMENTI DI UMANITA NELLA PRIMA LETTERATURA CRISTIANA (1) La naturale commozione di chi sale la prima volta una cattedra universitaria per professare con piena responsabilità la disciplina e cui dedica la sua quotidiana fatica è fesa in me più viva dalla considerazione della novità che riveste l'odierno episodio della vita accademica. La Facoltà di Lettere e Filosofia del nostro Ateneo è infatti la prima, fra le Università di Stato italiane, che abbia istituito una cattedra di letteratura cristiana antica. Un noto e non lontano precedente di tale istituzione mi è caro ricordare in questo momento, in quella che fu la mia scuola, l'Università Cattolica del Sacro Cuore, ove la memoria del primo titolare di questa disciplina, Paolo Ubaldi, è tuttora ben viva, come quella d'un incomparabile maestro di scienza e di sapienza. Ma anche a tale precedente non è estranea la nostra Facoltà, poiché fu qui che l'Ubaldi tenne, dal 1909 al 1919, quei corsi liberi di letteratura greca che egli dedicava agli autori cristiani, suscitando un vero entusiasmo per questo nuovo ramo di studi, entusiasmo dimostrato dal numero degli alunni che frequentavano le lezioni e sostenevano volontariamente l'esame, dalle molte tesi di laurea, di cui alcune furono onorevolmente pubblicate, dal ricordo affettuoso che, a distanza di trent'anni, ne conservano gli antichi discepoli. Già in quegli anni la Facoltà s'era proposta di dare a questi studi un autorevole riconoscimento, istituendo il corso ufficiale di letteratura greco-cristiana da affidare per incarico al prof. Paolo Ubaldi. Una prima proposta presentata all'uopo dal Preside Giovanni Vidari il 12 maggio 1913 fu rinviata a ulteriore esame, e ritornò all'ordine del giorno nel marzo dell'anno seguente. Nell'ampia discussione la domanda dell'Ubaldi fu appoggiata oltre che dal Preside Vidari, dai proff. Ettore Stampini, Italo Pizzi, Pietro Fedele e da due altri membri della Facoltà che allora non prevedevano di doversi nuovamente occupare della cosa dopo trentatré anni, e che oggi, io penso, sono lieti d'aver potuto conseguire risultati più compiuti di quelli che allora si proponevano: voglio dire del prof. Angelo Tac- ( 1) Prolusione al corso di letteratura cristiana antica, tenuta nella Facoltà di lettere ~ filosofia dell'Università di Torino il 2 dicembre I948, ampliata per la stampa in alcune parti.

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