338 GIORGIO CASTELLINO redenzione dell'uomo. La via da essa percorsa è passata per la Palestina e ha toccato appena i paesi circostanti e i loro popoli. Non possiamo perciò pretendere che ci faccia la descrizione di tutti gli altri paesi e la storia di tutti i popoli che li hanno abitati. Che la Provvidenza d'altronde non si sia disinteressata né delle altre regioni, né degli altri popoli, l'aveva già avvertito con le profezie universalistiche dell'Antico Testamento (1) e aveva fin d'allora fatto comprendere che la redenzione doveva estendersi a tutti i popoli anche a quelli allora fuori dell'orbita palestinese e del medio Oriente. Origine e destino dell'umanità. Quella è contenuta nell'Antico Testamento, questo sopratutto nel Nuovo. L'uomo ne ha abbastanza per quel che riguarda la sua salvezza. Se la sua curiosità non resta appagata in pieno, non ne deve far colpa a Dio, come se Egli si fosse compromesso di fornire all'uomo la soddisfazione di tutte le sue curiosità anche nobili e legittime. Il velo del mistero Iddio lo ha sollevato per noi, ma solo un poco; per una parte molto maggiore, in questa, come in tante altre questioni e in tanti altri rami dello scibile, rimane abbassato e lo sarà, probabilmente, sempre per noi. Possiamo, sì, sforzarci di penetrare il mistero, ma, se non riusciamo, accogliamo il consiglio di Dante: State contenti, umana gente, al quia. (Purgatorio, III, 37) GIORGIO CASTELLINO. ( I) l1aia, 2, 2-4: Michea, 4, 1-4.. I lettori dei << Quaderni di Roma» ricorderanno l'importante articolo del compianto p. Sertillanges comparso nel fase. IV, 1947, di questa rivista su « La creazione dell'a11i111a umana».
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