CAMILLO CORSANEGO concreto; deve realizzare l'ordine garantendo l'attuazione della giustizia non solo commutativa ma anche distributiva. Lo Stato non è chiamato solo a garantire i diritti naturali dell' individuo, ma anche i caratteri naturali delle vàrie forme associative, che costituiscono (per esempio la famiglia) organi autonomi della Società con funzioni e note proprie inconfondibili: stato democratico significa stato organico e gerarchico che rispetta, potenzia, coordina molteplici autonomie. Tra queste la prima è la libertà della persona che è il riconoscimento giuridico del suo valore supremo e autonomo. Segue la società familiare che è anteriore allo Stato e intangibile nei suoi caratteri e nei suoi fini. Lo Stato deve regolare l'esercizio del diritto di proprietà perché serve secondo natura per i fini dell'uomo e della società, curando che la proprietà adempia la sua funzione sociale e favorendo in modo particolare la piccola proprietà, come il mezzo più naturale e più efficace per raggiungere il bene dei singoli e dei consociati. Lo Stato deve rispettare la sfera delle autonomie sociali riconoscendo la personalità giuridica a speciali enti intermedi tra individuo e Stato, distinti nelle associazioni di classe e nelle circoscrizioni locali. . . In particolare lo Stato deve assicurare la effettiva libertà e democraticità delle associazioni di classe evitando disposizioni troppo restrittive e uniformi che impediscono la spontaneità di formazione di questi enti, la libertà di scelta e di metodo, la libertà di concorrenza al di fuori di ogni monopolio e privilegio legale; infine l'autogoverno con libero accesso elettivo agli uffici direttivi, controllo e discussione sulle deliberazioni. · Per organizzare una vera democrazia è necessario anche favorire la partecipazione del popolo al potere politico, estendendo il voto e allargando la partecipazione alle assemblee rappresentative mediante un suffragio universale organico e non semplicistico e livellatore. Ne segue l'ideale di un sistema legislativo bicamerale in cui una Camera sia rappresentativa degl' interessi economici e una seconda Camera rappresentativa delle classi diverse (religione, cultura, lavoro, diritto, politica). Al disopra degli Stati e per temperare i nazionalismi esagerati possono auspicarsi Società volontarie fra Stati, costituite mediante norme di diritto interstatuale o mediante una permanente Società fra Stati, dotata di poteri sovrani. La Chiesa, organismo perfetto nell'ordine suo altissimo, col suo magistero direttivo interviene indirettamente nella vita pubblica per indirizzarla all'attuazione delle leggi etiche. Tale funzione civile della Chiesa deve essere riconosciuta dallo Stato e dalla Società tra Stati. Così in caleidescopica sintesi le linee direttrici di un ordinamento democratico secondo i principii cristiani. CAMILLO CORSANEGO.
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