Quaderni di Roma - anno II - n. 5-6 - set.-dic. 1948

LA DEMOCRAZIA NEL PENSIERO CRISTIANO 433 le peuple, per il popolo ha l'intento di restituire al popolo coscienza e dignità di classe per fare atto di giustizia riparatrice. Non bisogna nascondersi che le dolorose esperienze del mondo contemporaneo andarono gradualmente insinuando un certo sentimento di sfiducia verso le attuali classi superiori dirigenti e verso le odierne forme rappresentative. E allora lo sguardo dei più, per compenso e quasi istintivamente, si volge al popolo e pone in esso le speranze della futura ricostruzione. Ma la costituzione di un sistema sociale democratico si potrà ottenere con il semplice affidarsi alle forze naturali della società sia pure facendo fulcro sul popolo? Come attuare un programma concreto di restaurazione democratica senza garanzie di costruttività, di continuità e di ordine nella gerarchia degli elementi che impongono la società? Bisogna orientare una gerarchia di mezzi a una gerarchia di fini. Quindi il movimento democratico deve far servire i fini politici, economici, giuridici (come mezzi e non più) ai superiori fini etici, religiosi. Così democrazia non vuol dire solo liberazione della Sociètà dall' assorbimento dello Stato, ma anche riconoscimento di una garanzia di normalità e naturalità di sviluppo nella ricostruzione attraverso la riaffermazione della funzione sociale di un Ente per natura sua custode di quell'essenza normale dell'ordine sociale in cui si ritrovano gli elementi essenziali della concessione democratica, all'infuori dei suoi elementi accidentali che rimangono nel vasto campo dell'opinabile. Ecco il compito civile della Chiesa, che quando i normali congegni della Società, per virtù propria soprannaturale e per vie e modi straordinari, ricomincia quasi l'opera della creazione sociale attuando una vera palingenesi. Oggi la Chiesa, con la voce dei suoi Pontefici, da Leone XIII a Pio XII, insinua i germi della ricostruzione sociale nei primi elementi delle masse popolari. Che se qualcuno tenterà di resistere o contrapporsi all'appello della Chiesa a favore del popolo, essa che ha per compito di salvare tutti gli uomini e, quindi, la Società, salverà il popolo per mezzo del popolo. Il rinnovamento democratico viene così guidato, sorretto, corretto nelle sue facili deviazioni, dalla unica gerarchia che non vien mai meno, che non invecchia mai e che, nell'alterna vicenda che abbatte troni e repubbliche, mantiene missione e virtù rispondenti per ogni più profondo rinnovamento della Società. Così si rinnoverà nella moderna democrazia il miracolo dei primi secoli del Cristianesimo. « Dinanzi al panteismo politico dell'antichità pagana, orientale e classica, che nello Stato assorbiva e nel suo libito snaturava famiglia, proprietà, associazioni, classi, stirpi, nazioni, la Chiesa fu quella che con un lavorio sapiente, originale e perdurante, emancipando l'individuo nella sua dignità umana e cristiana, la famiglia riconducendo alle sue radici etico-religiose, l'umanità affratellando

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==