Quaderni di Roma - anno II - n. 5-6 - set.-dic. 1948

, ORIGINE DELL'UOMO E STORIA DELL'UMANITÀ 333 li problema che sorge da questa discordia sembrerebbe di natura diversa da quello esaminato or ora. Non sarebbe più di natura scientifica, bensì verterebbe sul valore storico della Bibbia. · A questo proposito che cosa dovrà pensare l'uomo moderno? Dovrà convincersi che le prime pagine della Sacra Scrittura conservano tutto il · loro valore estetico, e, se si vuole, anche religioso, ma non possono più essere lette per trovarvi della storia? Oppure dovrà sentirsi costretto a chiudere gli occhi e gli orecchi a quanto la scienza gli dice e gli fa vedere (nei musei della preistoria) sulle sorti dell'umanità primitiva per non negare fede alla Bibbia, o dire che la scienza erra e che le cose si sono svolte proprio secondo la relazione biblica? La scienza ha ricostruito le sorti dell'umanità prima dell'epoca sto- .rica, e per quanto rimangano molti punti oscuri, tuttavia, tenendo conto di quanto ha messo insieme di sicuro, se ne ha abbastanza perché non si possa più pretendere di far concordare in modo assoluto il racconto biblico con i dati della scienza. Ebbene, con tutto ciò noi diciamo che si può accettare la ricostruzione fatta dalla scienza e nel medesimo tempo non negare il valore storico della Bibbia. Ma è possibile? Intanto facciamo osservare che nel raffronto tra Bibbia e scienza si tratta di una difficoltà solo in parte di carattere storico. La preistoria, in primo luogo, è costruita con elementi di pura scienza (nel senso stretto della parola, come quando si parla di scienze fisiche, naturali, antropologiche, ecc.). Ed è bensì vero che essa giunge ad affermazioni di valore storico: l'uomo, di questa o quella razza (Neandertal, Cro-Magnon, ecc.), di questa o quella forma di civiltà (musteriana, aurignaziana, maddaleniana, ecc.) è vissuto nel tale o talaltro punto della terra. Essa non può tuttavia ricostruire la storia continuata, non potendoci dare né un uome, né un avvenimento di detta storia per la mancanza di documenti scritti o memorie tramandate. Inoltre la preistoria organizza tutto l'insieme delle sue cognizioni e dei suoi risultati in un quadro di carattere scientifico, con il procedimento solito delle scienze che cercano di distinguere ciò che è certo da ciò che è solo probabile o addirittura incerto; che mirano all'ordine logico e cronologico con divisioni e suddivisioni, che servono a mettere in risalto la molteplice varietà della materia e insieme ne facilitano il dominio (perché, per quanto esse siano moltiplicate, sono pur sempre una semplificazione della varietà inesauribile della realtà). E allora diciamo per il lato negativo che, siccome la Bibbia non pretende di essere un libro di scienza, non sarà necessario che concordi in tutto con la preistoria, ma sarà anzi ovvio e naturale che essa non concordi • con quegli elementi scientifici caratteristici della preistoria; elementi che

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