LA DEMOCRAZIA NEL PENSIERO CRISTIANO 431 possono essere praticamente utilizzati per delineare in concreto il volto della democrazia? Anzitutto opponendoli all'idolatria neo hegeliana dello Stato, f avoleggiato e adorato come fonte di ogni diritto e di ogni morale: primo etico assoluto. Questa eresia pagana rinverdita nel secolo decimonono e agli albori del ventesimo è stata fonte inesausta di lagrime e di sangue. Bisogna avere il coraggio di proclamarlo alto e forte. Per doveroso antidoto a questo veleno diffuso nella filosofia e nel diritto moderni occorre sottolineare e accentuare il primato della Società sullo Stato. Richiamarsi al valore delle norme di diritto naturale, alla intangibilità li.sica e morale dalla forma umana e degli organi naturali della Società (famiglia, comune, classe, ecc.). Tutelare, potenz iare, valorizzare questi elementi naturali della società è il metodo concreto per attuare la democrazia, che deve poggiare molto più sulla S_ociet àche non suJlo Stato. La Società stessa deve trovare in sé, tutelando le sue inclinaz ioni naturali ed esplicando le sue attività spontanee, la forza per u n ordine costruttivo. Questo è il vero metodo democratico che abborre dallo spirito rivoluzionario e senza distruggere nessuna delle esigenze fond amentali della vita sociale perché non vi è lotta di classe, non opposizione fra libertà e uguaglianza, non contrasto fra società e individuo. In tal modo la democrazia viene a poggiare su tre elementi ch e si devono riflettere sul piano politico, sociale ed economico: ugu aglianza, varietà graduata, coordinamento. Sul piano politico la uguaglianza esige che tutti partecipino, d irettamente o indirettamente, alla vita pubblica, che tutti ne siano rappresentati. Tutti: ossia tutte le forme e tutti gl'interessi. La varietà graduata - in contrasto con la innaturale uguaglianza assoluta - vuol e che la partecipazione sia proporzionata alla capacità e al peso degl'inter essi rappresentati. Il coordinamento dirige la vita pubblica al bene di t utti e in particolare dei più deboli e più numerosi. Socialmente i tre elementi postulano una uguaglianza di diritto privato (civile) una ordinata varietà di associazioni di persone o d 'interessi (enti, persone giuridiche) e impongono l'applicazione dei princip ii della giustizia distributiva (e non solo commutativa) per cui la legge ha il compito di tutela e sollievo dei deboli per elevarli. Dal punto di vista economico la democrazia richiede libertà e proprietà aperte a tutti, possibilità per tutti di passare da una classe o categoria all'altra senza paratie stagne o ruoli chiusi, e facilità di elevazione per tutti. La ricostruzione di un ordine sociale democratico è di sua natura un prodotto storico dell'energia, della moralità, dell'operosità degli individui e delle famiglie; ciò che genera le classi sociali, che si integr ano con
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