GIUSEPPE AllMELLINI meridiano di Erte!. Queste osservazioni s'iniziarono nel 1873 e furono continuate ogni giorno sereno dal Respighi e, dopo la sua morte, dal successore Prof. A. Di Legge e quindi dallo scrivente, che ebbe l'onore di succedere al Di Legge; anche oggi vengono eseguite all'Osservatorio di Roma, ora a Monte Mario. La prima serie, comprendente oltre sessanta anni di osservazioni quotidiane, (fino all'agosto 1937 quando l'Osservatorio si trasferì a Monte Mario) fu ridotta in parte dal Prof. Di Legge ed in parte dallo scrivente e dal suo aiuto (oggi astronomo) Prof. L. Gialanella, che esaminò complessivamente tutti i risultati e costruì i relativi diagrammi in un'importante memoria, pubblicata negli Atti della Pontificia Accademia delle Scienze. Questi diagrammi del Campidoglio - che sono gli unici esistenti per un così lungo periodo di tempo ed il cui interesse è ancora accresciuto dal fatto di essere basati tutti sopra osservazioni omogenee, eseguite sempre con lo stesso strumento e con lo stesso metodo - sono stati poi recentemente analizzati da un altro valoroso astronomo del nostro Osservatorio, il Prof. M. Cimino. E dall'analisi del Cimino, pubblicata nei Rendiconti dell'Accademia dei Lince!, è apparso che le pulsazioni risultano composte da due armonich!l, di cui la principale ha un periodo di ventidue anni e cioè è connessa col ciclo delle macchie; come appunto aveva sospettato Respighi! Non ci occupiamo, per brevità, delle osservazioni meteorologiche che Respighi introdusse nel 1872 al Campidoglio, per desiderio del Comune di Roma, e che sono state sempre continuate dai successori e si continuano ancora a Monte Mario, eseguendole tre volte al giorno con lo stesso orario stabilito dal Respighi: e cioè alle nove, alle quindici ed alle ventuno. E così pure non ci occupiamo di altre ricerche di Respighi sul Sole, tra cui meriterebbe particolarè menzione la scoperta dell'allargamento o sdoppiamento, delle righe spettrali sulle macchie del Sole; scoperta confermata pienamente trenta anni dopo da Hale, e che indica - come ora sappiamo dalla teoria di Zeeman - la presenza di un forte, campo magnetico. Vogliamo soltanto accennare che è dovuto al Respighi, in unione col P..Secchi, lo stabilimento su Monte Mario del punto trigonometrico fondamentale, che indica il passaggio del primo meridiano d'Italia ed insieme anche il luogo dove l'ellissoide terrestre è tangente al geoide; od, in linguag, gio tecnico, il luogo dove è nulla la deviazione della verticale. E fu appunto durante le notti di osservazione passate a Monte Mario, che Respighi ebbe l'idea di trasportarvi l'Osservatorio Astronomico; idea che, alcuni anni dopo, egli sviluppò in un progetto completo, che fu approvato dal Ministero, ma che per il momento non poté essere effettuato per mancanza di mezzi finanziari. Come i lettori conoscono, questo progetto, caldeggiato in seguito da altri astronomi ed in modo particolare dal compianto Prof. E. Millosevich, è da molti anni divenuto realtà!
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