LA GUERRA DI SECESSIONE AMERICANA E IL PROLETARIATO ITALIANO Si può dire che il problema del lavoro, nell'opinione pubblica italiana, venga posto con estrema chiarezza solo nel 1848: la soluzione del pauperismo, l'associazione delle forze del capitale e del lavoro, le prime avvisaglie di un socialismo non più sentimentale ma « critico » sono variamente agitate dalla stampa italiana dell'epoca. E ciò rappresenta davvero un enorme passo innanzi se si pensi alla sostanziale inerzia e indifferenza sociale delle rivoluzioni del '20-'21 e del '31. Certo permangono nel '48 ancora due pesi negativi: da una parte l'inserimento del problema del lavoro nel più generale rinnovamento nazionale risente molto (forse troppo) delle discussioni e delle agitazioni operaie così come si stavano profilando in Francia (e le punte estreme della battaglia sociale italiana quali sono ventilate dalla stampa colgono direttamente l'eco delle soluzioni ideali saint-simoniane ed anche foureriane); dall'altra parte l'ancora tenue proletariato italiano non entra direttamente nella polemica, giacché sono lievi avanguardie della democrazia borghese quelle che cercano di sommuovere dal di fuori una coscienza operaia (1). Pure, nella storia del proletariato italiano, è di capitale importanza che il problema della sua redenzione sia posto sul tappeto; e i dieci anni successivi al '48 hanno mostrato come, pure agitato dall'alto, cominci ad aver barlume della propria coscienza di classe quel proletariato italiano industriale ed artigiano che si è tecnicamente ampliato e rafforzato. I primi Congressi delle Società Operaie, sia pure indetti dalla borghesia democratica, comin· ciano ad attirare la diretta partecipazione di alcuni elementi operai. Negli anni '61-'65 il proletariato italiano comincia ad acquistare saldamente coscienza della propria forza ed autonomia attraverso le società di mutuo soccorso, attraverso il movimento cooperativistico ed infine attraverso quel- !' arma dello sciopero che fu in quegli anni assai più usata di quanto non si sospetti a prima vista (2). Ma un nuovo motivo penetra nell'opinione pubblica che agita i problemi del lavoro e le relative soluzioni: nel 1848 la stampa italiana di si- ( I) Cfr. M. PETROCCHI, Rijleui europei sul '48 italia110, Firenze, 1946. (2) Cfr. N. RossELLI, MPzzini e Bakounine, Torino, 1927, e G. MANACORDA, Sulle origini dtl movi111tnlo operaio in Italia, in « Società », III, 1.
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