IL RITRATTO SUI SARCOFAGI PALEOCRISTIANI E L'ARTE ROMANA* Il desiderio di sottrarre alle inesorabili forze del tempo il ricordo delle sembianze umane e di tramandarle ai posteri fece nascere naturalmente l'idea di fissarle in una materia che le potesse conservare il più a lungo possibile. tì questa l'origine del ritratto e la ragione per cui i Romani adornarono spesso i sarcofagi che dovevano racchiudere le spoglie mortali dei loro cari con le figure dei defunti, segnalandosi in ciò in modo veramente straordinario perché raggiunsero quello che può chiamarsi l'« essenza del ritratto>> (1): riuscirono cioè ad isolare il singolo uomo dall'ambiente circostante e ad esprimere sinteticamente nel marmo i sentimenti propri del- !' individuo. Anche i cristiani, che nelle loro sculture riprodussero varie figurazioni pagane, specie quelle tratte dal mondo decorativo, usarono scolpire sui sarcofagi le figure dei defunti: esse ci appaiono generalmente sotto forma di personaggi che tengono fra le mani un « volumen » o sotto forma di filosofi o di suonatrici o nell'atto solenne della « dextrarum iunctio » o nell'atteggiamento di oranti con le braccia alzate ed allargate. Frequentemente poi la loro figura è limitata al solo busto ricavato dentro un medaglione che orna la parte centrale della fronte del sarcofago o del coperchio. Poiché il numero dei sarcofagi paleocristiani così decorati è veramente cospicuo, da un attento esame antiquario e stilistico dei singoli ritratti si può ricavare un elemento di prim'ordine per la cronologia dei sarcofagi stessi. Se infatti l'arte - come ha osservato l'Alfoldi (2) - è il termometro della storia, si può anche affermare che la ritrattistica ne è la parte più sensibile, dato che si può facilmente constatare che i cambiamenti artistici ve- ( *) Questo articolo compendia i risultati più importanti dal punto di vista estetico raggiunti dall'Autore in un ampio lavoro dedicato alla determinazione cronologica dei sarcofagi paleocristiani mediante l'analisi dei ritratti in essi scolpiti. Il lavoro è di prossima pubblicazione. (1) E. STRONG, voce Ritra110-A111ichi1à in « Enciclopedia Italiana», voi. XXIX, 1936, p. 469; W. GEORGE, Masks or faces nella rivista londinese «Apollo», voi. Xlii, maggio 1931, n. 77, p. 271. (2) A. ALFOELDI, Die Vo,herrJChaft der Pannonier im Roemerreiche m1d die Reaktion des He//e11t11m1 unter Gallie11u1 in << Fuenfundzwanzig Jahre roemisch-germanischeKommission », Berlin-Leipzig, I930, p. 33.
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