Quaderni di Roma - anno II - n. 3-4 - mag.-ago. 1948

238 UGO BIANCHI meno di dieci anni liberata dalle empie mani degli Asiatici, sotto l'Acropoli dai sacri ·edifici ancora diruti, dai mucchi di antiche statue barbaramente infrante a colpi di mazza, davanti agli uomini di Salamina, e dell'Artemisio, al popolo che aveva visto di lontano la città distrutta. Storia e umanità si celebrano proprio in questi versi, e dalle vicende di un uomo e di una patria ci si innalza a un vero perenne: è l'opera e la missione del poeta, interprete e modellatore di forme imperiture, ma, non meno, di cuori, quel- !'opera che giustamente Aristofane fa rivendicare da Eschilo nella celebre gara delle «Rane». UGO BIANCHI

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==