ANTONIO FOGAZZARO POETA DELLA SENSIBILITÀ 217 e di ideale senza toglierne l'essenza poetica, perché la loro falsità dipende dall'emotività dei personaggi, potenti nel sentire in un istante fuggevole la grandezza e il fascino di un pensiero, ma non potenti nello svolgerlo e nel perseguirlo. Gli uomini del Fogazzaro si accorgono di essere degli emotivi, ma siccome sentono che l'emotività non basta a formare un carattere, vi reagiscono e vi costruiscono sopra un pensiero che è necessariamente vuoto. Le donne, a differenza degli uomini, non hanno inc>ertezze. Esse vi-vano nel circolo incandescente della loro sensibilità, in essa trovano tutto il vero mondo: non cercano al di fuori, non cercano nella politica, nella gloria letteraria come Enrico, Corrado, il poeta del Mistero. Sentono di queste cose l'inenarrabile vuoto. Marina si abbandona cieca alla sua irrompente sensibilità sullo sfondo fosco di un tenebroso palazzo e di una più tenebrosa istoria. Elena alla sua sensibilità malinconica piena di sguardi profondi. Jeanne a quella raffinata ed esotica ricca di sottile seduzione. Esse, al contrario degli uomini, capiscono che nella sensibilità sta la loro grandezza. Tutta la vita di Marina è un tentativo di dare sfogo alla sua natura. Appena giunta nel tetro castello dello zio, essa ne sente il peso: spera di partirne presto per abbandonarsi « ad una gt"an COl't'ente'di vita e di piacere». Vuole soddisfare in pieno la sua sensibilità. Ma quando nella sera già corsa da tristi presagi essa trova il manoscritto di Cecilia Varrega, il suo animo ne resta affascinato anche perché l'odio del!' antica donna tormentata corrisponde a quella inimicizia contro lo zio che non aveva mai saputo frenare. La rincarnazione delle anime, questo pellegrinaggio del- !' anima di corpo in corpo, senza pace, è qualcosa di romantico: questo romanticismo colpisce la sua immaginazione fervida e il suo sentimento. Essa sente questa trasmigrazione così fortemente che è colpita da malattia. Ma dopo la malattia, senza nessuna incertezza perché in pieno dominio della sensibilità, comincia a lavorare per raggiungere il suo scopo. La tregua con lo zio è rotta: « E il vigore e la bellezza tornat"ono ra,pidamente, ma un' osserva_toreattento avrebbe notato che l'espressione di quella fisionomia era mutata .... l4 sua eleganza prima con·ettissima pet' non offendere l'austero zio e per accordarsi con l'ambiente pigliò un a.ccento stmno, !,provocatore. Candidi stormi di biglietti stemmati, profumati, si inct-ocitxhiarono da capo nel regio antro postale di R .... ». Gli uomini sarebbero stati trattenuti da considerazioni morali, dalle convenienze, dal desiderio di sembrare forti. In Marina niente di tutto questo, ha una sola strada dinanzi a sé. Un altro punto fondamentale della sua vita è l'amore per Silla. Anche a questo nuovo sentimento non mette di mezzo nessuno ostacolo; è l'unica realtà, vuole soddisfarlo contro tutte le leggi: e quando ha deciso di morire, uccide anche lui perché faccia insieme a lei, anima assetata d'amore, il suo eterno viaggio.
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