202 MARIO SANCIPRIANO sue inchieste .... Ora tutto ciò esige volontà di coerenza, energia di coerenza, disciplina di coerenza; e coerenza potentemente inventiva e unitiva sembra essere il significato di ragione, quando ci si prescrive di seguir ragione » (p. 94) .... C'è pensiero se c'è coerenza .... Debbo ragionare perché ho da cercare .... Sono un essere infinito, in quanto sono infinitamente me stesso, pur nella definitezza della mia persona ( cfr. La filosofia domani, 1943): e ciò vuol dire che il risultato della mia ricerca (infinita) è un concetto che si presenta progressivamente di volta in volta (definito). « Unive,-sale » ( come « vero » e come « reale») è un aggettivo: non giova sostantivarlo. L'universalità non è sostanza che si partecipi, è dignità, valore della persona: la dignità d'uomo non entra nella mia vita da ospite (come avverrebbe se fosse la ragione che ragiona in me): essa è di me; e questo, se non erro, è l'aristotelismo, l'unico aristotelismo possibile modernamente, per il quale l'universalità non esiste se non realizzata negli individui. Come quando si rifà direttamente alla tesi del Tomismo, e ne studia ad esempio l'astrazione (come processo attivo) e le possibilità d'una nuova gnoseologia ( cfr. Filosoficie C,-istianesimo, Atti del II Convegno Italiano di Studi filosofici cristiani, 1946); così nel valersi di un termine tipicamente aristotelico (l'universale) il Guzzo evita parimente gli scogli del nominalismo e del ,-ealismo medievali ritornando alle reali distinzioni del Maestro: Aristotile dichiara spesso che l'universale, il xoc&6Àov, inteso platonicamente, non è una tùcr•o: ( cfr. Il principio logico, a cura di Carlini, p. 69). Perciò il nostro Autore sorpassa d'un balzo la concezione del vecchio intellettualismo (formale) del Medioevo per ricongiungersi alle dottrine dei due sommi Elleni e svilupparne i germi vitali, dichiarando che « Unive,-salesignifica l'attitudine a fondare 1111 universo: capacitàespressivadi 1•alore ». VI. Veduto così, a volo d'aquila, il contenuto essenziale della prima parte («Autocoscienza, coscienza, conoscenza») e della seconda («La verità e la ricerca ») siamo ormai alla terza ( « Il pensiero »): in queste tre parti si articola il sistema originale del Guzzo. Infine le « Discussioni e giustificazioni» costituiscono, sulla premessa del criticismo kantiano, una analitica o meglio una nuova « metacritica » che, a differenza delle precedenti, non ricerca un superiore principio unitario, ma mira ad una ricostruzione dell'organismo kantiano con gli elementi stessi del suo sistema. Nella parte terza, adunque, si ha la posizione della relazione soggetto-oggetto, in cui l'esigenza unitaria di una metacritica è di già impostata e preannunziata. a) Il soggetto. Nell'atto· di cercare il vero ragionando io sono
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