LA FILOSOFIA DI ALFRED NORTH WHlTEHEAD 193 NOTIZIE SULLA VITA E GLI SCRITTI DI A. N. WHITEHEAD Figlio di un pastore anglicano, nacque a Ramsgate, nell"isola di Thanet (Kent), nel 1861. Entrò nell'Università di Cambridge nel 1880, specializzandosi negli studi matematici, ma interessandosi sempre anche di studi letterari, storici, filosofici, e in genere « umanistici ». Le continue, appassionate e cordiali conversazioni di quel periodo, su tutti gli argomenti, erano (com·egli stesso ebbe a dire più tardi, ricordandole affettuosamente e un po' nostalgicamente) informate a quello spirito « platonico », in cui Jo Wh. riconobbe sft11pre lo spirito della filo. sofia e di tutta la cultura occidentale, in quello che ha di più prezioso e perennemente valido per !"Umanità. Nel 1885 fu nominato « fellow » al Trinity College, e poco dopo « lector », sempre nell'Università di Cambridge. Nel 1910 entrò nell'University College di Londra, dove insegnò lino al 1914'; dal 1914 al 1924 insegnò allo Imperia! College of Science ,nd Technology, in Kensington. Per tutto questo periodo, e in tutti i predetti Istituti, ave\·a insegnato discipline matematiche; ma ecco che nel 1924 (quando egli aveva ormai già 63 anni) si inizia per lo Wi},. un nuovo periodo, di una nuova attività professionale ( quanto mai intensa, e feconda), come docente di filosofia. Senonché, cocne poco fa dicevo, di questioni filosofiche egli si era anche sempre e appassionatamente occupato, mentre insegnava matematica. E col l924 si inizia, altresì, il periodo « americano » nella vita. e nell'attività di questo pensatore e scrittore cosi tipicamente « inglese». Invitato ad occupare una cattedra.di filosofia nell"Universìtà di Harvard, insegnò in questa fino al 1937, facendo contemporaneamente numerosi corsi di conferenze, raccolti e pubblicati successivamente in relativi volumi. Nel 1937, ritiratosi dall'insegnamento per ragioni di età, continuò a far parte dell'Università di Harvard, come insegnante emerito, fino alla morte, avvenuta recentemente, il 30 dicembre L947. E fino alla morte, si può dire, continuò nella sua appassionata, tenace e sempre ancor lucida, attività di studioso. Gli scritti possono esser distinti in due gruppi fondai;nfntali: quelli matemaJici, e quelli filosofici. Dei primi, che non c'interessano qui direttamente, ricorderò il rJ"ratJatodi algebra universale (TreatÌJe of Universal Algebra), e i Principia ftfothematira (questi ultimi in collaborazione col suo illustre discepolo BERTRAND Rus.SELL, col quale si può dire che lo Wh. fondasse la « logica matematica», o «logistica»). Dei secondi ricorderò i principali, in ordine cronologico: Ricerca sui p,incipi della conoscenza (E11q11iryon the Pri11ciplesof Knowledge, 1919); Il co11cellodi natura ( Tha Concep1 of Nature, Cambridge, University Press. 1920; tradotto recentemente in italiano da M. MEYER, Torino, Einaudi, 1948); Il principio di relatività (The Principi, of Relativity, Cambr., Univ. Pr., 1922); / p,incipi della conoscenza naturale (The Principles of Natural Knowledge, Cambr., Univ. Pr., 1925); L.a scienza e il mondo moderno (Sàence and the Modern IV,orld, New York and London, Macmillan, 1925); Simbolismo: il mo significato e la wa efficacia (Symboli11n, its Meaning a11dEffect, Cambr., Univ. Pr., 1925); LA religione ,rei suo /ani (Religion in the making, New York and London, Macmillan, 1926; tradotto in francese da PH. DEVAUX, Paris, Aubier, 1939; cfr. anche l'artic. Religione e Scienza, Religion and Science, pubblic. nello Atlantic Momhly, voi. CXXXVI, agosto 1925); Processo e Realtà, o Divenire e Realtà (Process and Reality, Cambridge, University Press., 1929; su questo scritto, che è fra tutti gli scritti dello Wh. quello filosoficamente più importante, è specialmente fondata la mia ricostruzione •interpretativa; l'ho citato perciò qualche volta testualmente); LA funzione della Ragione (The Functio,r of Rea.ton, New Jersey, Princeton ·university Press, 1929); LA finalità de/l'educazione (The Scope of Education, 1929); Avventure di Idee (Advemures of Idea,, Cambridge, Uaiversity Press, 1933); Modi del Pensiero (Modes of Thought, New York and London, Macmillan, 1938); Scienza e Fi/01ofia (Science and Philo1ophy, 1947). C. M. 13. - Quaderni di Roma.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==