NOTE DI CRONACA 293 fedeli; obbligo alle Chiese di presentare i loro statuti entro il prossimo 4 novembre (cioè o adattarsi o morire). Poi interviene il « braccio spirituale » della Chiesa « ortodossa » che era già stata interamente addomesticata (dopo il viaggio, l'anno scorso, del Patriarca Alessio di Mosca) con la imposizione di un Patriarca servo del Governo e con la elezione dei vescovi fatta dalle Camere. Sette vescovi cattolici ( su dieci) vengono deposti; il 1° ottobre a Cluj 34 sacerdoti cattolici, dicendo di parlare a nome di altri numerosi, dichiarano di lasciare la Chiesa romana « absburgica » per ritornare alla « madre chiesa ortodossa » : a Bucarest sono accolti trionfalmente dal Patriarca, si canta un Te Dermi, con un messaggio si invitano i cattolici all'apostasia. I preti sono costretti con la forza o ad abiurare (i preti orientali, anche cattolici, hanno moglie e figli, che verrebbero buttati sul lastrico; alcuni ritengono di poter fare una dichiarazione puramente formale), oppure nascondersi : tale la dolorosa vicenda di questi giorni. Se si pensa che contemporaneamente sono state chiuse le Accademie di Roma e Parigi, chiuso il Collegio di Roma, si vede la volontà decisa di tagliare i ponti con tutta la civiltà e cultura cristiano-latina. Dall'assassinio di Nicola Jorga ad oggi, in pochi anni quanti « magni pawJJ, sed exlra viam "! * * * CRONACHE POLITICHE Per alcuni mesi il mondo ha seguito con profonda inquietudine il blocco di Berlino; la ragione induceva gli uomini alla speranza; ma chi ricorda che i fatti umani non sempre sono governati dalla ragione ha temuto e teme ancora il flagello della guerra. Mentre però lo sguardo del mondo era volto alla Germania, improvvisamente la guerra endemica s'è ridestata in Cina e ora gli eserciti comunisti scendono dalla Manciuria verso i Paesi caldi del Sud e le popolose città della costa. V'è un rapporto tra questi due avvenimenti? Nelle nostre prime rassegne, se ben ricordiamo, abbiamo cercato di spiegare le ragioni dell'interesse americano per l'Europa. La fine dell'isolamento degli Stati Uniti è avvenuta quando l'alleanza di un imperialismo europeo con un imperialismo asiatico ha 'creato una concomitanza,. d'interes5i dannosa per la politica asiatica del governo di Washington. La sicurezza del!'« emisfero occidentale » apparve allora indivisibile e gli Stati Uniti presero le armi contro gli aggressori di Pearl Harbour e insieme contro il Terzo Reich di Adolfo Hitler e i Paesi satelliti. Cessat:i la guerra combattuta col il crollo tedesco e giapponese, la situazione è apparsa ancora più grave che nel '41. Due imperialismi erano stati distrutti ma dalle rive dell'Oder al Pacifico si estendeva un blocco compatto dotato di una dinamica interna che per amore di brevità e di chiarezza può definirsi senza inconvenienti imperialistica. L'interesse americano imponeva quindi che le tendenze espansionistiche dell'Unione sovietica fossero arrestate oltre che in Oriente, anche in Occidente. è questa la causa vera della presenza americana in Europa. Oggi, innanzi agli sviluppi in Estremo Oriente, molti si chiedono se la crisi berlinese, creata così apertamente dal governo di Mosca, non sia stata una finta per richiamare l'attenzione di Washington sul vecchio continente mentre si preparava una inversione di direttrici che, del resto, nella politica russa è abbastanza frequente. Il Congresso di Berlino del 1878 e il brusco arresto della marcia dello zar verso Costantinopoli sono alle origini della politica di espansione asiatica, poi temporaneamente arrestata a Port Arthur.
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