Quaderni di Roma - anno II - n. 3-4 - mag.-ago. 1948

L'ESSENZA DEL CRISTIANESIMO DI ROMANO GUARDINI 171 tano; elevandosi alla più alta teologia, egli ci fa intravvedere la ragione ultima di questo perfezionamento della personalità umana per mezzo di Cristo. Per questo bisogna risalire fino al mistero della vita trinitaria, Cristo è il Verro incarnato, la seconda persona della Santissima Trinità. Le relazioni tra le persone divine sono il più alto e più perfetto esempio delle relazioni tra persone e della natura stessa della persona. Quando dice « Tu » al Padre il Verbo è persona, e solo può dire« Tu» al Padre in senso proprio e veramente personale. Ma l'uomo è veramente persona soltanto se tende a Dio e s·i riferisce al « Tu » divino nel modo che conviene alle persone. Da solo l'uomo ne sarebbe incapace. Ma Cristo viene nel credente, gli conferisce una partecipazione alla sua personalità di Figlio, e lo abilita in tal modo a ri·volgersi al Padre nell'intimità di una relazione propriamente personale. Grazie a Cristo viene quindi ristabilito fra la terra e il cielo « l'arco di fiamma » ( 1). dell'esistenza ( existens) umana che il peccato ~veva sconvolto. Questa è, conclude il nostro autore, « l'ultima parola sul senso cristiano della persona » (2). * * * In tal modo è Cristo in noi a determinare « l'interiorità cristiana». Ma l'interno, abbiamo detto, è soltanto ;mo dei pali dell'esistenza umana. L'altro palo è l'altezza, e ciò che le corrispande è la tendenza a uscire di sé, a superarsi, l'aspirazione verso una trascendenza.« L'uomo è qualcosa che deve essere superato». Ma l'eterna illusione dell'uomo è credere ch'egli può superarsi, anzi divinizzarsi con le proprie forze, e invece non lo può senza Cristo. Ecco perché Romano Guardini parlandoci dell'« altezza cristiana», ci mostra un'altra immagine di Cristo, il Cristo dell'Apocalisse, « seduto alla destra di Dio» a giudicare la storia del mondo. L'altezza cristiana è innanzi tutto il termine ideale che deve servirci a giudicare i valori, a determinare i valori più «atti», più degni d'essere ricercati al disopra di tutto. E anche per questo una conversione radicale è richiesta dal nostro pensiero e dal nostro cuore, una rinuncia alle nostre istinti-ve aspirazioni. Commentando la scena della lavanda dei piedi, Guardini dichiara che tutte le « trasmutazioni dei valori>> che l'orgoglio dell'uomo ha spesso preteso compiere, sono soltanto delle bambinate accanto all'esempio di umiltà dato dal Maestro Divino ai suoi apostoli (3). La nostra fede nell'ordine dei valori insegnatici dalla Ri- (I) Cf. R. GUARDINI, ChriJlliches Bewu1meù1. 1/em,che iiber Pa,ca/, Leipzig, 193~. p. 184. - La parola tedesca « 'Existenz » ha un senso nettamente distinto dalla parola << Dasein » che viene anch'essa tradotta con l'italiano «esistenza» e il francese « existence >>. Si potrebbe dire approssimativamente che l'« Existenz » è l'uomo quale si determina con l'atto della sua libertà. (2) Welt rmd Per1on, p. 127. (3) Der Herr, p. 494.

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