Quaderni di Roma - anno II - n. 3-4 - mag.-ago. 1948

IL RADAR, NUOVO STRUMENTO DI VISIONE 273 bile quindi per l'artiglieria antiaerea, per la quale i telemetri ottici danno scarso affidamento. Oltre ali' avvistamento il radar in guerra può anche permettere di eseguire il riconoscimento, distinguendo le unità amiche da quelle nemiche. Si tratta di una organizzazione minuziosa che richiede l'istallazione su tutte le unità amiche, aeree e navali, di un apparato capace di intercettare i segnali radar, e di rinviarne altri, variabili a codice, e tali da essere rirnvuti dallo stesso ricevitore del radar. Come tutte le armi, anche il radar ha la sua controarma. Chi ha vissuto in Italia negli anni della guerra avrà notato quelle striscioline flessibili di carta metalizzata di cui erano cosparse le campagne, sopratutto durante le ultime fasi della avanzata alleata. Si trattava appunto di una controoffensiva del radar. Quelle striscioline, gettate nel cielo a migliaia, restavano ondeggianti nell'aria al disopra dei radar delle postazioni contraeree tedesche, e ognuna di esse rimandava loro un eco identico a quello di un aeroplano, ingombrando lo schermo dell'oscillografo, e confondendo le misure. Un altro sistema di offesa contro il radar consiste nel disturbo del ricevitore mediante un potente trasmettitore che trasmette sulla stessa frequenza. Infine esiste la possibilità di rivestire gli ostacoli di materiale assorbente che non rinvia le onde che lo colpiscono. Quest'ultimo espediente però è sensibile alla lunghezza d'onda, la quale può ,variare da radar a radar. Esso perciò, almeno per ora, non ha un'efficienza sicura. Nella vita di pace il radar sta acquistando un posto di ptimo piano. Esso permette ai transatlantici di attraversare zone nebbiose mantenendo la velocità economica di crociera e rispettando gli orari. Esso permette egualmente agli aerei di linea di atterrare nei campi in qualunque condizione di visibilità, attraverso le istruzioni e la guida di un pilota che dirige le manovre dall'areoporto. Per esso gli aerei determinano la 9uota rispetto al suolo, diminuendo il pericolo di collisione contro i rilievi del terreno. Il radar-telemetro offre un insperato aiuto ai geografi, consentendo loro di effettuare rapidamente, sebbene con minor precisione, la rete di misure sulla quale appoggiare i rilievi cartografici. PROSPETTIVEPERL'AVVENIRE- . Il 10 gennaio 1946 può essere considerato una data memorabile nella storia della ricerca scientifica. In quel giorno infatti, come si è potuto leggere su tutti i giornali, un fortunato gruppo di scienziati americani ha realizzato dal laboratorio Evans di Belmar (Stato di New Jersey) il primo contatto radio tra la terra e ·1a luna, riuscendo a ricevere l'eco riflesso dalla superficie lunare. Il segnale radar ha compiuto in circa due secondi e mezzo il lungo viaggio di andata e ritorno di oltre 800.000 chilometri. L'esperienza ha una portata scientifica e umana che non va sottovalutata. 18. - Quaderni di Roma..

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