Quaderni di Roma - anno II - n. 3-4 - mag.-ago. 1948

IL RADAR, NUOVO STRUMENTO DI VISIONE Sono passati cinquantun'anni da quando Marconi ebbe la geniale intuizione di mettere a servizio della pratica il la-voro scientifico di J. C. Maxwell, di H. Hertz, e di A. Righi. In questi anni con un continuo, meraviglioso sviluppo l'idea di Marconi è passata dal primo rudimentale scambio di messaggi telegrafici, alla radiodiffusione che penetra nel cuore di ogni casa, alla televisione, alla trasmissione di fotografie e di scritti. Ma l'impiego della radiotecnica non è rimasto confinato ai soli problemi di comunicare da un luogo all'altro il pensiero umano. La spinta dell'ultima guerra ha aperto da poco alla radiotecnica nuovi orizzonti. La piC1 sensazionale applicazione è quella che ha permesso all'uomo di «vedere» con le radioonde. Tale applicazione va comuqemente sotto il nome di << radar» (Radio Detection And Ranging = radio-rivelazione e telemetria). IL PROBLEMADELLEMICROONDE-. Che sia -possibile vedere con le radioonde non deve meravigliare, se si considera che Hertz, il primo sperimentatore, ne rilevò l'esistenza ricercando la natura delle onde luminose. Ma pur essendo della stessa identica natura, onde luminose e onde radio differiscono per la loro lunghezza. L'occhio umano e quello di tutti i veggenti è sensibile a solo una piccola gamma di onde elettromagnetiche di lunghezza compresa tra 0,4 e 0,8 micron (millesimi di millimetro). La lunghezza delle radioonde va da alcuni chilometri a circa un millimetro, limite della luce infrarossa. La prima parte di questa gamma, che corrisponde alle radioonde ormai famigliari (onde lunghe, medie e corte), è da tempo completamente nota, poiché tali onde si prestano a risolvere i problemi delle comunicazioni a grande distanza. Al contrario le radioonde più brevi, e specie quelle inferiori al metro, dette «microonde», sono rimaste per lunghi anni trascurate benché proprio di esse si siano serviti i primi sperimentatori, quali Hertz e Righi. Ciò dipende dal fatto che le microonde non sono impiegabili per i servizi di comunicazione lontana, perché dotate di una natura quasi ottica che -si rivela in una grande facilità ad essere riflesse anche da corpi di piccole dimensioni, e nella proprietà di propagarsi lungo un cammino rettilineo senza seguire la curvatura terrestre oltre i limiti dell'orizzonte. Caratteristiche queste che hanno fatto scartare le microonde nei primordi della

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