L'ESSENZA DEL CRISTIANESIMO DI ROMANO GUARDINI tutto dove inverno e prima-vera, tenebre e luce, vecchiaia e gioventù, malattia e salute, privazione e ricchezza stanno mescolati e legati, la Natura .... Cristo libera dal fascino della Natura in generale, dai suoi legami e dalle sue dissoluzioni, dalle sue cadute e dalle sue ascese, per farci accedere ad una libertà ;i:he non viene dalla natura, ma dalla sovranità di Dio » ( Der Heilbringe · in Mythos, Offenbarnng und Politik, pp. 21-22). Ma la forma più decisiva della rivolta atea è certamente quella dove, come in un Nietzsche, l'uomo finito pretende con orgoglio di bastare a se stesso e cerca di prendere il posto di Dio. Romano Guardini non ha dedicato alcun lavoro particolare a Nietzsche, ma ha analizzato a lungo la genesi di questa dottrina, e nel suo libro su Dostoievski ha studiato alcune figure del grande romanziere russo dove essa s'incarna col rilievo d'un esempio (1). Qui il valore della persona umana, i suoi diritti, le sue esigenze d'autonomia e d'indipendenza, sono messi avanti per giustificare la rivolta. Si dichiara che Dio sarebbe colui che minaccia la dignità e l'esistenza stessa dell'uomo; quest'ultimo deve perciò respingere Dio onde poter essere. E « l'ateismo postulatorio »: « Se devo essere, Dio non può essere. Orbene, bisogna che io sia, egli non ha dunque diritto di essere» (2). E questo è un tragico errore. La persona umana, lungi dall'opporsi a Dio, può al contrario soltanto compiersi per mezzo di Dio che è già la fonte ultima del suo essere, e anche della sua libertà. La missione del pensiero cristiano è di mettere questa verità in piena luce, e ciò è quanto Guardini ha fatto nei suoi acuti saggi dedicati al concetto della persona. Non possiamo esporre qui il contenuto, molto filosofico, di questi iavori, ma ci è lecito segnalare la parte centrale assunta dalla persona di Cristo, secondo il loro autore, in questo compimento della personalità umana. Quest'ultima, egli ci dice, è tesa tra due poli, l'interno è l'alto; essa tende sia a rinchiudersi o immergersi in se stessa, sia a uscire da se stessa, a sorpassarsi e ad orient,arsi verso un termine posto al di sopra di lei. Doppia tendenza verso l'immanenza e verso la trascendenza t!'a le quali l'uomo si sente crudelmente diviso. Orbene è soltanto per mezzo di Cristo che queste due tendenze potranno fiorire e armoniz-zarsi, e che la persona umana potrà raggiungere il compimento cui essa asp_ira. * * * Prima di tutto la tendenza che -va verso l'interno. Con la filosofia ide,:ilista, soprattutto con il movimento esistenzialista nato da Kierkegaard, la «soggettività»,« l'interiorità» della persona è stata messa in rilievo ed esaltata. Secondo Kierkegaard, « la verità è la soggettività», e il compito del- (l) Cf. De, Me111ch. ,md de, G/aube, Lcipzig, 1933, pp. 151-310. (2) 111/elt ,md Perso11, p. 22.
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