Quaderni di Roma - anno II - n. 1-2 - gen.-apr. 1948

EVOLUZIONE COSTITUZIONALE DELLO STATO ITALIANO 97 zione letterale) soltanto verso lo stesso re (governo « costituzionale puro »), ma in effetti, secondo un'applicazione costante e se mpre meglio affermatasi, con responsabilità anche verso il parlamento ( ed in ispecie verso la camera dei deputati, rappresentativa ed elettiva), sicché il sistema di governo statutario è stato attuato quale governo « parlamentare », che è quel sistema in cui il parlamento, oltre la funzione legislativa, ha anche il potere politico di determinare, se pur indirettamente e non formal mente, la struttura della compagine ministeriale. Questa forma di governo - non senza qualche più o meno accentuata deviazione, quando il ministero è stato formato dal re indipendentemente da ogni designazione parlamenta re (saliente in tal senso la formazione del ministero Mussolini nell'ottobre 1922 in seguito al moto che portò alla « marcia su Roma», ma con succe ssiva discussione ed approvazione del parlamento) - è rimasta in vigore fin quando il fascismo non ne operò un rivolgimento radicale, che, virtualmente adombrato - dopo l'assassinio dell'on. Matteotti e la secessione delle o pposizioni (c. d. <t Aventino ») per repugnanza morale e politica a partecipa re ancora ai lavori della camera dei deputati - nel discorso tenuto da Mus solini il 3 gennaio 1925 si attua poi con una serie di leggi, tra le quali premi nente quella dello stesso anno sulle « attribuzioni e prerogative del capo del governo, primo ministro segretario di Stato » la quale accentrò in esso il potere di determinazione del!'« indirizzo generale politico di governo», con responsabilità solamente verso il re e con esautoramento progressivo del pa rlamento sino alla legge del 1939, istitutiva della camera dei fasci e delle c orporazioni, composta di membri di diritto, in sostituzione della già elettiva camera dei deputati. 3. - Un terzo periodo s'inizia il 25 luglio 1943 e va sino alla formazione dell'assemblea costituente. Tale periodo presenta diversi aspetti (dall'occupazione del territorio da parte di eserci ti nemici al governo di fatto, in gran parte d'Italia, della « repubblica s ociale », alla ricomposizione successiva dell'unità purtroppo non integrale per sanguinanti scorporazioni attraverso governi di varia composizione ), ma anche degli elementi caratteristici almeno in parte comuni, alcuni dei quali negativi ( defascistizzazione del!' ordinamento precedente ed ine fficienza degli organi legislativi ordinari) ed altri positivi, consistenti in o ~dinamenti strutturali e funzionali di natura deliberatamente provvisoria, prima monarchico (con una particolare forma di luogotenenza) e poi repubblicano dal « referendum» istituzionale all'entrata in vigore della nuova costituzione, che ha testé aperto il nuovo quarto periodo. 4. - Menzionando i momenti salienti (alcuni dei quali serviranno per la parte conclusiva di queste pagine) è da ricordare che il 25 luglio 1943, in seguito a voto del gran consiglio del fascismo - nel quale si constatava la gravissima situazione interna ed internazionale del Paese e si invitava 7. - Quaderni di Roma.

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