M !CHELE PELLEGRINO simo cnst1ano » e l'impegno con cui molti attendono a precisarne il con - cetto, a studiarne la legittimità in campo dottrinale, a in dagarne la consistenza e la fecondità nella storia. 2. - Dalle opere letterarie sorte nei primi secoli cristiani (p rescindiamo qui dalla letteratura neotestamentaria) è lecito attendersi cose di grande interesse in questo proposito, in quanto esse sono testimo nianze della presentazione che fu fatta del cristianesimo in quei tempi più vicini al suo primo annunzio e della reazione ch'esso suscitò nelle gene razioni che vivevano d'una loro cultura, formatasi nel lento lavorio di sec oli e divenuta patrimonio comune nel mondo greco-romano. Scegliamo come campo di questa ricerca la « Lettera a Dio gneto >>, non perché riconosciamo a questo scritto un valore intrinsecame nte superiore ad altri contemporanei o anteriori, ma perché ci sembra di pa rticolare interesse tanto nei suoi elementi positivi, che sono cospicui, come n ei suoi limiti, che appaiono chiaramente dal confronto con altri scritti. Tale interesse può compensare l'innegabile svantaggio che presenta quest~_pera: l'impossibilità d'una precisa e sicura collocazione cronologica. I tentativi fatti più volte in questo proposito furono recentement e ripresi con particolare impegno da un benedettino belga, Dom P. Andrie ssen, che in una serie di articoli pubblicati su le « Recherches de Théologie ancienne et médiévale » del 1946-47 e riassunti dall'autore nelle « Vigil iae Christianae » di Amsterdam (I, 1947, pp. 129-136), ritiene d'aver dimost rato che la cosiddetta « Lettera a Diogneto » ( in realtà, a suo avviso, un « discorso »), s' identifica con l'Apologia di Quadrato, attestata da Eusebio ch e ne trascrisse un frammento e presentata all'imperatore Adriano nel 125-2 6. Senza entrare qui nel vivo del problema, del quale si potrà meglio discorrere quando J'Andriessen ci avrà dato la promessa edi zione critica commentata, riteniamo che lo studioso abbia recato un contrib uto notevole alla miglior conoscenza di quest'opera, specialmente con l'illu strare i rapporti che la collegano con la letteratura apologetica e cristiana in genere; ma gli argomenti addotti per l'identificazione della «Lettera» con l'Apologia di Quadrato non ci appaiono persuasivi. Comunque, d'accordo con l'egregio studioso, ravvisiamo ne lla« Lettera a Diogneto » un documento di alta antichità. Interessi do ttrinali e pratici, allusioni a fatti storici, natura e presentazione dei motiv i che ne costituiscono la trama, atteggiamento dei pagani di fronte al cristi anesimo e dei cristiani di fronte a giudei e pagani, ci persuadono che que sto scritto rientra nella tradizione apologetica del li secolo, al quale è, in ogni caso, poco posteriore. 3. - Il piano dello scritto, annunziato nel proemio, è determinato - se pure noo è questo un puro espediente letterario - dai tre quesiti po sti
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