UMANESIMO CRISTIANO NELLA « LETTERA A DIOGNETO » 1. - I documenti della pnm1t1va letteratura cnst1ana hanno richiamato e continuano a richiamare l'attenzione degli studiosi da molteplici punti di vista, corrispondenti ai diversi interessi che prevalgono in chi li accosta: filologico, storico, teologico. Il particolare aspetto sotto il quale vorremmo qui esaminare la « Lettera a Diogneto » può ben rientrare nel campo delle ricerche teologiche, in quanto riflette una determinata maniera di concepire il cristianesimo; ma l'enunciazione stessa dell'argomento che intendiamo trattare mostra che, se di teologia si può parlare, non bisognerà intendere la teologia in un significato aridamente tecnico, come campa riservato a un'esigua schiera di ricercatori particolarmente preparati, bensì riconoscere a questa disciplina il suo valore schiettamente e profondamente umano, come quella che è aperta all'intelligenza dei più essenziali problemi dell'uomo e capace di rispondere ·alle sue più, vitali esigenze. Crediamo non solo legittima ma doverosa la domanda che il mondo d'oggi pone ai documenti della rivelazione cristiana, alla Chiesa che si -presenta come l'autentico interprete dei medesimi, ai teologi che faticano a darne, fino ai limiti del possibile, una spiegazione e una sistemazione razionale, domanda intesa a scoprire che cosa la dottrina cristiana significhi per l'uomo in concreto, quale contributo essa arrechi alla soluzione dei suoi problemi individuali e sociali. Naturalmente, tale esigenza s'afferma non solo di fronte all'elemento dottrinale del cristianesimo, ma anche rispetto a tutto ciò che porta il segno cristiano nella vita dei singoli e della comunità. Saremo giudici troppo benevoli del tempo nostro se scorgiamo in questo atteggiamento della cultura odierna verso il cristianesimo un indice di progresso spirituale? Non vogliamo già dire che oggi per la prima volta si manifesti questo interesse. Ci pare tuttavia che, mentre in altri tempi fu possibile di fronte al cristianesimo una posizione prevalentemente intellettualistica, culturale, e quindi inficiata d'un certo astrattismo, oggi l'uomo s'accosti al messaggio cristiano con un senso di maggior concretezza, in trepida attesa non solo d'una risposta teorica, a problemi teorici, ma d'un dono di vita, di cui sperimenta in sé il bisogno, verso cui è aperto, con maggiore o minore fiducia. · Questo ci sembra che significhi il gran parlare che si fa oggi di « umane-
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