SALVADOR!E FOGAZZARO r5 critica della Civiltà cattolica, il Fogazzaro ricevette dall'amico un'ampia Jet• tera intorno al novum che nella storia dell'evoluzione umana rappresenta· « il mistero della parola »: netta affermazione del principio spirituale, sul quale « lo sviluppo antecedente non può avere alcun diritto di creazione » ( 1). Di questo tempo è anche la lettera aperta intorno Il p1•oblema11eligioso in Jtaiia che Giulio Salvadori e Francesco Maria Pasanisi indirizzarono al Fogazzaro dalle pagine della Rasseg1a nazionale (2): ampia analisi e con• futazione della concezione meccanica materialista dell'universo, della quale si dimostrano i legami con il razionalismo illuminista, e animoso esame della storia politica contemporanea d'Italia in relazione al problema religioso. Con alte parole era detto al principio perché lo scritto portasse. in fronte quel nome. Il quale poteva attestare (si abbia presente la data) « come in una mente moderna la fede e la scienza possono vivere, non in un conflitto permanente e fatale, né in una quiete forzata ottenuta con prepotente violazione di limiti, ma in armonia viva e produttrice di vita; e inoltre, cosa anche più mirabile, che si può esser passati per tutte le vicende della crisi moderna con piena partecipazione di sentimento, e pur riuscire alla vita nova in una fede antica com'è la cristiana ». La lettera, che era stata scritta dal Salvadori (3), doveva essere seguita da due altre non più pubblicate: per le quali l'estensore non si peritava di confessare le sue « incertezze pratiche in argomento così scabroso » ( 4). Con grati• tudine, il Fogazzaro accolse quel segno di rispetto, esprimendo ai due il suo interesse per le idee esposte e formulando qualche rilievo ( 5). Fu questa l'ultima volta che il Salvadori e lo scrittore veneto, il quale parteciperà ardentemente al moto modernistico (6), furono in rapporti di idee intorno al problema critico della religione? Dalle lettere finora rintracciate così sembrerebbe di affermare, pur non escludendo che qualche conversazione si possa ancora essere svolta. In ogni maniera, altro fu essenzialmente l' at· teggiamento dell'Uomo di carità, che amò in quel tormentato tempo ri• · trovarsi piuttosto con gli altri « nell'azione modesta, dove un solo spirito addolcisce e congiunge, che nel campo del pensiero e della parola » (7). ( I) Lettera al Fogazzaro, Roma, 14 marzo 1894, in SALVADOR!, Le11ere, pagg. 92-95. (2) Si pubblicò il 1° novembre 1893. Riprodotta ora nel volume del S...LVADORr, Lei/ere aperte, Roma, « Studium », [1939). pagg. 134-158. (3) Si conservano lo schema e qualche tratto di mano del Pasanisi, che era protestante. Il contoouto radicale e progressista, di queste Te1i ca1toliohe (come si intitolavano), appare sostanzialmente trasformato dal Salvadori per la pubblicazione. (4) Lettera al Fogazzaro, Roma, 14 marzo 1894, in SALVADOR!, Le11ere, pag. 95. (5) FOGAZZARO, Lettere ,celte, pagg. 287-289, (al Pasanisi e al Salvado,i, rispettivamente cl.e! 1• ottobre e 10 novembre 1893). (6) Cfr. ]EAN R1v1ÈRE, Le moder11i,me da11J l'Eglùe; étude d'histoire religieuse con• temporaine. Paris, Letouzey et Ané, 1929, pagg. 307-309 e paJJim. (7) _T. GALLARATIScorri, Il ri1111ovame11d1i0 G. Sa/vadori, pag. 54: da lettera del 1907, scritta « a un amico che lo aveva invitato a scrivere in una rivista di studi religiosi ».
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