NOTE DI CRONACA « Senza guesti avv1s1 scriveva lo stesso Valignani nel proemio dei suoi Advertimentos, vero cerimoniale per i missionari -. non si potrà non cadere 'in molte inurbanità e scortesie, con grande pregiudizio della propria reputazione e della religione cristiana e con molto detrimento ». Volesse il 'cielo che gueste norme (che eguivalgono poi al farsi tutto a tutti di San Paolo), fossero sempre state seguite dai missionari! L'Osservatore Romano del 13 giugno pubblicava, nella parte ufficiale, che « la Santa Sede e il Governo dell'India hanno stabilito lo scambio delle Rappresentanze diplomatiche, 'con rango d'Internunziatura Apostolica da parte della medesima Santa Sede e con rango di Legazione da parte del Governo dell'India, confidando che le relazioni amichevoli, tra loro esistenti, saranno così maggiormente rafforzate con vantaggio reciproco». Come è noto, il 15 agosto 1947 l'India Britannica si è divisa in due Stati, l'btdostan, con prevalenza hindù, ed il Pakistan, con prevalenza mussulmana. 'Sono noti i successivi eventi politici e militari (lento distacco dalla Corona britannica, trasferimenti forzati di popolazioni, lotte cruente) che gui non interessano; ma la situazione rimane tuttora fluida sotto tutti gli aspetti : politico (nuova organizzazione statale ed amministrativa, varietà di relazione con i due nuovi grandi Stati degli antichi Stati indipendenti), sociali (tendenza al livellamento delle caste, trasformazione economica del paese), religiosi. Il blocco dell'India, con circa 400 milioni di anime (esclusa la Birmania) conta appena un 4 milioni di cattolici e forse ·3 milioni di altri cristiani. Finora la tutela degli interessi di guesti cattolici era affidata alla Delegazione Apostolica ( senza carattere diplomatico) delle Indie Orientali, con sede a Bangalore mentre la nuova Internunziatura avrà -sede a Nuova Delhi. Se l'Inghilterra poteva apparire ad alcunì come la naturale e necessaria protettrice dei cristiani d'India, la recente esperienza sembra dimostrare il contrario. Certo i cattolici sentono di muoversi oggi in una atmosfera generale di libertà (alcuni di essi sono ora chiamati in alcuni Stati, come Travancore e Cochin, a posti di alta responsabilità) e le attività della Azione Cattolica hanno preso, sopratutto nella zona malabarica, ta.le sviluppo da indurre il Pontefice ad indirizzare sull'argomento una Lettera al!' Arcivescovo di Madras ed all'Episcopato dell'India. In essa è detto tra l'altro: « 11vostro caro paese è arrivato ad una svolta decisiva: una nuova Era è sorta: la fiaccola della libertà e della giustizia ha riscaldato i cuori 'e infiammato le menti del vostro caro popolo; nell'ardente fervore dell'indipendenza nazionale da poco conguistata, si sta delineando il destino della vostra grande nazione. 'In guesti momenti così gravi per la vostra storia, in cui problemi di interesse nazionale vanno affrontati e risolti, è di una importanza senza pari il fatto che i fedeli affidati alle vostre cure siano in grado di portare un degno contributo al futuro del vostro paese». Nell'Asia uno degli effetti della guerra, e non dei minori, è stato il declinare, ora rapido ora lento ma fatale, dell'influsso della razza bianca, dell'Europa. Le nazioni europee sono state impari alla loro missione e guei 'popoli stanno prendendo le loro sorti nel!~ proprie mani : inglesi, olandesi, francesi, spagnuoli, portoghesi, vengono estromessi, per sempre. Se la Chiesa cattolica fosse apparsa agli occhi degli asiatici una semplice sovrastruttura europea, ne avrebbe seguite le sorti; invece ad essa si aprono maggiormente le porte. Alle già esistenti 'Delegazioni Apostoliche delle Filippine e dell'Indocina si sono aggiunte, durante la guerra, le relazioni diplomatiche reciproche con il Giappone e con la Cina, si è ·aggiunta di recente (8 giugno 1947) la Delegazione Apostolica dell'Indonesia, si aggiungono oggi le relazioni diplomatiche con la nuova India, si possono pensare non lontane, 'per un complesso
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