Quaderni di Roma - anno II - n. 1-2 - gen.-apr. 1948

NOTE DI CRONACA 139 valenza delle varie confessioni cristiane, nettamente in contrasto con principi basilari del cattolicismo. Viceversa non può essere che feconda la distensione degli animi, 'il desiderio di meglio conoscersi per meglio comprendersi : il bisogno più vivo di unità, dopo secoli di divisione e di fronte alla vasta offensiva 'delle forze dell'incredulità, contribuisce non poco a diffondere tra i migliori queste disposizioni di spirito. Ma, purtroppo, non sempre, non dappertutto è così. Oggi, per esempio, il più grande pericolo per il cattolicismo dell'America Latina sta nello sforzo di penetrazione in tutte quelle Nazioni del protestantesimo nord-americano; si direbbe che questo, sul punto di perdere il mondo anglo-sassone per lo spaventoso estendersi dell'incredulità fra i protestanti degli Stati Uniti, volga il suo proselitismo alle altre stirpi americane che ritiene intaccabili, i negri, gli indi, gli ibero-americani. In alcuni paesi (Brasile, Cile ....) gli effetti di tale propaganda sono davvero preoccupanti : per il Cile abbiamo sott'occhio un forte articolo di un sacerdote nord-americano (Bradley, El exito de /01 Prote1ta11te1en Chi/e, in ·ChriJ1t11, Rivista messicana, marzo 1948), che riconosce la causa principale del successo protestante nella scarsità dei sacerdoti cattolici, fenomeno generale dell'America Latina, ma più accentuato nel Cile.· Un aspetto positivo di tutt'altro genere e molto importante nella vita del cattolicismo, di cui per altro ben poco si parla, è quello del rinnovato fervore per gli studi di teologia positiva e sopratutto s'critturistici, apertamente e vivamente incoraggiato dalla suprema Autorità. Dalla Enciclica Divino aff/ante Spirit11 del 1943 alla recente lettera della Commissione per gli studi biblici al Card. Suhard è tutta una serie di documenti, di maggiore o minor rilievo, incoraggianti al lavoro scientifico nelle scienze bibliche, con la dovuta prudenza ma insieme con grande libertà di indagine. :E argomento che meriterebbe, in altra sede, maggiore sviluppo, ma qui basti averlo accennato. Volgendo ora lo sguardo al mondo cosidetto pagano, limitiamoci a àue regioni : il Giappone e l' India. Per il Giappone basti 'dire che quanto avevamo affermato in una precedente rassegna circa il crescente interesse preso al Cristianesimo si va rapidamente confermando. Chi raccogliesse tutte le notizie e notiziole in proposito divulgate da giornali, riviste e bollettini di tutto il mondo, ne rimarrebbe impressionato: si va da informazioni stupefacenti ma non sempre controllabili (come quella della conversione dello stesso ex-imperatore) ad altre più modeste e più sicure, ma ben significative: per esempio lo sviluppo delle istituzioni cristiane, la urgente richiesta di missionari, la visita del Cardinale Spellman. :E certo che il Giappone, sconvolto nella sua intima struttura ed umiliato dalla sconfitta, sfiduciato delle sue religioni tradizionali, shintoismo e buddismo, va cercando !.m 11bicomiJtam e guarda con interesse al Cristianesimo ed in ispecie a Roma. Non mancano radici storiche di questa intuitiva simpatia verso Roma, sopratutto nel mirabile apostolato del Saverio e del Valignani. Studiare scientificamente questa storia del Cattolicismo nel Giappone e pubblicarne i documenti è l'opera che si sono assunti alcuni insigni studiosi : i Padri Schurhammer e Wicki hanno curato le EpiJrolae S. FranciJci Xaverìi nei Momnnenta HiJtorica SocielatiJ JeJ11; il Prof. Magnino, dell'Università di Roma, sta 'pubblicando, in vari volumi, i Pontificia Nipponica, i documenti, cioè, dei rapporti tra il Giappone e la Santa Sede; il P. Schutte, poi, ha pubblicato in ottima edizione critica il Cerimonia/e per i· miuio11aridel Giappo11edel P. Valig11a11i (magnifica figura di missionario italiano, la cui opera e biografia sono state illustrate, con nuovi documenti, dallo stesso Schutte e dal Wicki).

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