IL COMMERCIO ESTERO ITALIANO 119 tivazione dei commerci internazionali. Nel tentativo di equilibrare sul mercato interno e su quello internazionale un cresciuto livello di produzione ed un cresciuto livello di consumi, si ravvisa, seppure inconsapevole, il richiamo a talune verità elementari, già individuate dagli economisti classici e sulle quali non è più il caso di intrattenersi bastando osservare come queste verità, lungamente disconosciute, dopo molte avventure di pensiero su linee fascinose e brillanti a prima vista, tornino ad imporsi ali' attenzione degli studiosi ed emergano dalla stessa condotta dei pratici. 7. - Ove tutte le condizioni sopra precisate vengano rispettate, il programma di ripresa europea, consentendo il riassestamento delle singole economie nazionali, e favorendo la normalizzazione del mercato europeo e di quello mondiale in genere, consentirà di sviluppare un più intenso commercio internazionale. E chiaro, infatti, che nelle condizioni attuali la caduta del commercio internazionale, sebbene provocata in un primo tempo dalle pratiche protezionistiche generalmente adottate, trova motivo di persistere per due ordini di cause: a) Anzitutto il livello produttivo nei vari paesi europei è notevolmente diminuito. Secondo i dati esposti in un interessante rapporto della Commissione Economica per l'Europa dell'O.N.U. (1), il livello globale della produzione industriale di 15 paesi europei (che prima della guerra fornivano i tre quarti circa dell'intera produzione industnale del vecchio continente), è il seguente (1938-100): 1946 1° trim. 68 20 )} 74 3° )} 76 4° )} 83 I dati per l' Italia sono i seguenti (1939 1946 Gennaio Febbraio Marzo . Aprile . Maggio. Giugno Luglio Agosto . Settembre . Ottobre . Novembre Dicembre. 25.01 26.59 32.44 41.24 49.29 55.35 55.53 53.68 60.21 58.08 53.58 51.35 1947 l O trim. 78 2° )} 85 3° )} 86 = 100): 1947 45.93 44.- 52.- 57.- 64.- 70.- 73.- 71.- 73.- 72.- 68.- 64.- 1948 61.- 62.- ( I) A Survey o/ the Economie Situation and Prosperts o/ Europe, Research and Plaoning Division Economie G>mmission for Europe, Genève, 1948, pag. 3.
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