II2 GAETANO STAMMATI diverse tappe della nostra politica in materia· di commercio estero, dal pri• mo esperimento liberista, attuato subito dopo l'unificazione nazionale, con l'estensione della' tariffa piemontese a tutto il Regno d'Italia, alle successive fasi di sempre inasprito protezionismo, che le vicende politiche del venten• nio fra le due guerre, portarono fino alla esasperazione della politica autar• chica, come reazione alla comminatoria delle sanzioni, ed anche come con· seguenza del protezionismo e della politica antimmigratoria dei paesi più ricchi. La nuova situazione, politica ed economica, internazionale prospetta il problema in termini diversi e l'urgenza di darvi una soluzione adeguata richiede c[:ie le autorità competenti riprendano in esame, seriamente e sollecitamente, questo delicato argomento, che interessa tutti i rami della nostra economia. 3. - Attualmente le possibilità delle esportazioni italiane sono com· promesse dalla grave situazione di squilibrio del mercato interno che si ripercuote essenzialmente sui costi di produzione. In particolare, la situa· zione industriale italiana presenta un duplice problema la cui soluzione dit~nta di giorno in giorno più urgente ed indifferibile. I problemi che oggi assillano l'industria italiana, resi più acuti dall'alterno mutarsi delle attese in rapporto alla fase della congiuntura, ed anche in rapporto alle vicende politiche, si riconducono, per sommi capi, alle esigenze di finanziamento delle imprese ed alla imperiosa necessità di ridurre i costi di produzione. Tutti questi problemi sono dominati dal fat• tore dell'intervento statale, che finora, sotto l'assillo di preoccupazioni politico-sociali, ha operato in modo gravemente contraddittorio, nel tentativo di conciliare una manovra creditizia diretta a frenare l'espandersi del processo inflazionistico, con le contrastanti manovre dirette, invece, ad assicurare, attraverso i prezzi politici, la scala mobile, l'imponibile di mano d'opera, ecc., un maggior potere di acquisto alle categorie consumatrici. Risultato, peraltro, di questo contrastante obiettivo degli interventi è stato il ricorso al pericoloso sistema dei finanziamenti statali ali' industria, sistema con il quale si pone, in definitiva, l'onere della produzione almeno parzialmente a carico dei contribuenti. a) Quanto alle forme ed ai limiti dell'intervento statale, del quale nessuno nega più la opportunità, si tratta di questione che lo scrivente ha trattato più diffusamente in altra sede ( 1). Qui ci si limita a sottolineare, ancora una volta, l'estrema urgenza di rendere razionale l'intervento, sem• plificando gli strumenti dell'operare statale sul terreno dei fatti economici, \· (1) Sia consentito il rinvio ai nostri studi: Aspelli della pianificazione, in « Rivista d.i politica economica», 1947, luglio, e Finalità, modalità e limiti degli interventi statali, ibidem, 1948, marzo. 'I
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