ROMA E LA RIVOLUZIONE DELLA CROCE 471 Che cosa occorre perchè una rivoluzione trioqfi? La congiunzione di tre elementi: la riunione di un pr:rsonale rivoluzionario, l'apparizione d'una dottrina rivoluzionaria, l'esistenza storica di una situazione rivoluzionaria. Nessuno di questi elementi preso isolat,:1mentee neppure due di essi potrebbero bastare. Pochi uomini decisi, utilizzando circostanze favorevoli, possono insediarsi ai « posti chiave» d'una società, ma se non hanno una salda dottrina, capace di convalidare le loro conquiste su basi profonde, la vittoria sarà effimera e la rivoluzione rovinerà in breve tempo. Al contrario, una dottrina può avere in sè tutta la verità e pure restare del tutto inefficace se non ha uomini risoluti a farla trionfare e se le circostanze non le permettono di dirigere gli eventi. Per impegnare la sua battaglia, il Cristianesimo ha avuto un personale rivoluzionario di qualità eccezionale; una dottrina che, ben lungi da riforme e accomodamenti, era letteralmente rivoluzionaria, la più rivoluzionaria di quante il mondo ne abbia mai conosciute, e, per di più, ha beneficia50, storicamente, d'una situazione rivelatasi sempre più rivoluzionaria, la quale gli ha permesso di suscitare, sulle rovine d'un mondo, una nuova società, una « nuova razza" come dirà sant' Agostino. Anzitutto un personale,rivoluzio11ario. Che cosa dobbiamo intendere con queste parole? Un rivoluzionario è essenzialmente un uomo che si dedica senza riserve a una causa, che è pronto a sacrificare ad essa tutti i beni della vita, i suoi agi, i suoi interessi e perfino la stessa esistenza. E non basta. Il rivoluzionario è anche un uomo volto tutto all'avvenire e che considera, della società in cui vive, solo gli elementi ritenuti utili a costruire il mondo da lui vagheggiato. Ora, a queste definizioni chi ha mai risposto meglio dei discepoli di Cristo, i primi banditori della Buona Novella, i protagonisti della « Rivoluzione della Croce?». È uno degli aspetti meno studiati, ma dei più appassionanti dell'opera di Gesù, durante i tre anni del suo ministero, l'impegno tutto pedagogico con cui scelse e formò coloro che avrebbero avuto il grave compito di succedergli. Ricordiamo la cura con cui Egli designò i Dodici e più tardi, per aiutarli, i settantadue! Rileggiamo nei Vangeli le istruzioni che dà ad essi e il modo con cui li mette alla prova! Sacrificare tutto alla causa, anche la propria vita: ecco quello che Gesù attendeva eia loro quando diceva: « Non prendete nè oro nè argento, nè moneta alcuna pel viaggio, nè due tuniche, nè calzari, nè bastone! » o quando egli proclamava il principio, che è il principio stcss::>della rinunzia tc,tale: « chi non porta la sua croce e non mi segue non può essere mio discepolo». E nello stesso tempo ricordiamo anche le innumerevoli frasi, spesso misteriose, con cm
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==