' NOTE DI CRONACA CRONACA POLITICA Nel riprendere queste rassegne, dopo un !ungo intervallo, il panorama che si presenta allo sguardo non è sostanzialmente mutato. I contrasti rimangono e anzi si sono inaspriti; nessun segno lascia sperare che una via di conciliazione possa essere ritrovata. L'antitesi, soffocata dalle ·necessità della guerra, è riapparsa, quando il conflitto è cessato, nei rapporti tra i popoli e nell'interno delle nazioni. Ora questa dialettica si traduce in termini politici sempre più netti e l'uomo della strada si chiede se l'urto dei contrari non sia davvero fatale. I popoli vivono in un'ansia angosciosa, sospesi tra il timore della guerra esterna e quello delle lotte civili. Nell'Europa orientale le ultime isole che ancora offrivano qualche resistenza alla marea comunista vengono sommerse una ad una. Prima la Romania, poi la Cecoslovacchia, ora la Finlandia. E poi ? È l'incognita che tiene in sospeso tutti i popoli dell'Europa occidentale e in particolare l'Italia. La « gleichshaltung » della Romania, della Cecoslovacchia, quella della Finlandia che sembra imminente mentre scriviamo, non hanno suscitato -- da parte delle Grandi Potenze ocçidentali - reazioni efficaci: semplici proteste verbali che non mutano il corso degli eventi. C'è una ragione politica in tutto ciò? Perchè, per esempio, gli Stati Uniti e l'Inghilterra appoggiano il governo di Atene in lotta contro la guerriglia comunista e invece non si oppongono in modo concreto all'avanzata dell'influsso sovietico in altre regioni dr! vecchio continente; Un motivo forse c'è. Bisogna cercarlo nelle vecchie intese tra i Grandi. A Yalta si è avuta una vera e propria divisione di sfere d'influenza sia pure mascherata da una fraseologia democratica cui i protagonisti del dramma attribuivano opposti significati. Fino a che, nel rispetto di certe forme esteriori, i limiti allora segnati non verranno varcati, è presumibile che gli attriti si limiteranno alla polemica giornalistica e alle schermaglie diplomatiche. Perchè per esempio i Paesi balcanici della sfera russa e la stessa Unione dei Sovieti non riconoscono ufficialmente il governo di Markos in lotta contro quello di Atene ? Perchè gli aiuti dei Paes; infeudati al comunismo ai guerriglieri greci sono finora solo indiretti? La ragione è sempre quella accennata. Ma il giorno in cui l'influsso sovietico si spingesse con maggior decisione verso l'occidente, magari nel rispetto di una legalità esteriore, che cosa potrà accadere? Vi sono nel mondo odierno gravi interessi imperialistici contrastanti. Se l'equilibrio diplomatico di Yalta fosse turbato, sarebbe da temere il peggio. È la ragione che rende interessanti le elezioni italiane anche sotto l'aspetto internazionale. Ma di questo parleremo più oltre.
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