ROMA E LA RIVOLUZIONE DELLA CROCE il pensiero di Platone sia stato in un certo senso assorbit'o da qualche scrittore per essere trasformato in dottrina cristiana. Questo molteplice sforzo sarà condotto da parecchie generazioni di pensatori cristiani: gli Apologisti, che si studiano di far comprendere ai pagani la dignità della fede in Gesù e la bellezza dei suoi principi; poi 1~ grandi scuole del III secolo tra le quali brilla ip prima linea quella d'Alessandria, quella di Clemente e d'Origene. Un Padre & questo tempo, san Gregorio Taumaturgo, scriveva: « Dobbiamo scrutare con tutte le nostre forze i testi degli antichi, filosofi e poeti, per attingervi i mezzi con cui approfondire e propagare la verità ». Qual'è stato sul piano della storia il risultato di questo sforzo? È stato immenso. Grazie ai suoi pensatori, la Chiesa cristiana ha acquistato coscienza dei problemi che le si presentavano. Ha assorbito gli elementi apprezzabili della civiltà antica; ha abituato i suoi membri a rispettare, nella tradizione pagana, che tuttavia combattevano, i grandi valori umani. Ed è proprio per tutte queste ragioni che, nel momento 'in cui l'Impero crollò e la società antica si decompose in una spaventevole cancrena, il Cristianesimo fu pronto a sostituire quel mondo in isfacelo. Proprio perchè ha avuto, non solo eroi rivoluzionari, ma pensatori audaci, pronti ad afferrare l'avvenire, la Chiesa ha potuto collocarsi nella storia come l'erede di Roma, è stata così assicurata la successione della Croce all'Impero. Il 25 ottobre 312, a pochi° chilometri da Roma, sulle rive del Tevere, si svolse una delle più importanti battaglie della storia, la battaglia di Ponte Milvio. Costantino, con un esercito di Galli e di Germani, rigettò al di là del fiume i resti delle schiere del suo rivale Massenzio il cui corpo fu ritrovato galleggiante sulle acque. Questa vittoria era assai più d'un episodio da aggiungersi ai tanti e tanti che le guerre civili moltipli- .cavano allora. Lo storico Eusebio ha narrato che, nel momento d'attaccare il combattimento definitivo, Costantino aveva visto in cielo una croce luminosa e aveva sentito una voce profetica gridargli: « In questo segno vincerai!», In ogni modo è certo che l'anno seguente, il 313, a Milano, egli prendeva delle misure tali da riconoscere al Cristianesimo il pieno diritto di vivere nell'Impero. Possiamo dire che in questo preciso momento la « Rivoluzione della Croce » conseguiva la vittoria <i>. Allora però si presentò al Cristianesimo tutto un insieme di problemi nuovi. La rivoluzione che sta per trionfare vedeva modificarsi di molto (3) Il Rops lascia giustamente :lil·autore della •< Vita Constantini 1) la rc~porn,:1biJitd:ìel sogno o della visione costantiniana; il valore storico del cositlctto editto di Milano rcst~1 in:dterato anche se oggi, in generale, il gesto ~li Costantino viene inserito dagli storici, al cli fuori di ogni preoccupazione apologetica, nella serie dei provvcclimcnti imperiali imesi a dare un'uniti't spiritu:1\c :l.ll'org:rnismo statale romano (11. d. r.).
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