DANIEL ROPS rialmentc significhi essere martirizzato. Essere spalmato di pece e cli res ina e poi arso vivo; essere scarnificato da uncini di ferro per ore intere; trova rsi nudo, legato a un palo, mentre una belva s'avanza a passi felpati su lla sabbia dell'arena: ci vuole molta fantasia per provare l'orrore di simili situazioni? E la cosa che più commuove è il pensiero che quegli uomini e quelle donne così martirizzati non erano diversi da noi. Se li soste nevano l'amore di Dio e la fede più sublime, tuttavia essi avevano i l oro nervi e provavano paure terribili. Conosciamo dei racconti in cui alcu ni martiri, in attesa del supplizio, parlano in carcere della sorte che s arà loro riservata. Si domandano se il colpo del carnefice fa molto male, se si soffre molto per morire arsi vivi, discutono sul modo di fare de lle fiere, dell'orso che uccide lentamente, con una specie di dolcezza fero ce, e del leopardo che recide la gola con un colpo d'artiglio ... Sappiamo anche che alcuni condannati venivano meno al momento supremo e acc ettavano di prosternarsi davanti agli idoli; la cosa è troppo umana per )Tleravigliarsene e anzi ammiriamo maggiormente quelli che hanno tenu to duro fino all'ultimo. È inutile citare nomi tra tante ammirevoli figure; qualunque enumerazione sarebbe ingiusta. Per 26o anni, si sono succedute generazioni e generazioni cli cristiani che hanno avuto l'eroismo d'accettare tutto pi uttosto che tradire, e questo è quello che conta. La loro funzione storica è stata perfettamente definita eia Tertulliano in una celebre frase: « Il sangue elci martiri è seme di cristiani ... ». L'eroismo ha qualche cosa di comunicativo; l'esempio dei grandi martiri esaltò l'anima cli coloro che desiderarono seguirne l'esempio. Che cosa doveva pensare un bambino, come il piccolo Origene che ad Alessandria aveva assistito al supplizio ciel padre? Che cosa doveva provare una madre cristiana il cui figlio era morto da soldato cli Cristo? Una meravigliosa emulazione doveva determinarsi tra i fedeli e fu senza dubb io una causa d'espansione profonda. È proprio vero che, seminando il sangue dei martiri, Roma fece germogliare veri cristiani. Anche negli ambienti pagani fu notevole il valore dell'esempio dato dai martiri. Conosciamo innumerevoli casi cli carnefici convertiti d all'eroismo delle loro vittime, di spettatori del circo sconvolti dall'atte ggiamento dei martiri. La leggenda cli san Genesio non è anche molto significativa? Dopo aver rappresentato per vari mesi sulla scena un bozze tto blasfemo in cui parodiava il martirio dei cristiani, finisce per essere c onquistato dalla dottrina stessa che schernisce, e riappare un 'ultima vo lta sulla scena, ma questa volta martirizzato davvero! (,>. ( 2 ) L:a critic:i storie:. ha dimostrato che un Genesio mimo romano nurtirc non esiste; nondimeno gli :mi che \!anno sotto questo nome non sono che una vari:mte di un racconto che ha un fondatncnto storico sicuro. d'importazione orientale. largamente diffusa a cau)a dell'interesse suscitato
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==