Quaderni di Roma - anno I - n. 5 - settembre 1947

NOTE DI CRONACA liani entrasse a far parte dei sindacati dè1la C.G.I.L.; che i partiti, c ome tali, non esercitassero alcuna in.gerenza diretta nella C.G.I.L. t,: im·ece accaduto esattamente il cootrario: la grande maggioranza dei la voratori è rimasta fuori dalia Confederazione; il motivo dominante dell'attività confederale è stato costituito dalla concorrenza tra i partiti. Pertanto, la C.G.I.L. è diventata, anzichè l'espressione degli interessi professionali e del pensiero politico di tutti i lavoratori italiani, come tali, lo str umento cli un partito che, attraverso abili forme di propaganda, di suggestione e di intimidazione, non solo ha gonfiato, in modo artificioso, l'entità numerica della pro pria corrente, non solo ha imposto agli altri associati il dominio di quella corrente, ma cerca di dominare anche, attraverso la minoranza degli inscritti alla C.G.I.L., l'intera massa cld lavoratori italiani. Questa situazione ha avuto manifesta7ioni recenti e clamorose. I«i C.G.I.L. ha «disapprovato» i provvedimenti economico-fiscali deliberati nell'agosto dal Consiglio dei Ministri, ed ha minacciato una progressiva pressione per costringe re il Governo ad adottare le misur..- da essa ritenute idonee: atteggiamento grave, con il quale una associazione « di fatto», qual'è, dal punto di vista giurid?co, la C.G.I.L., s'attribuisce poteri analoghi a quelli che sono di esclusiva competenza rlel Parlamento. L., C.G.I.L. ha bandito nel sellcmbre scioperi a carattere prettamente po litico, cercando di far leva sullo scontento causato dal crescente costo della vi ta, ma contribuendo, in sostanza, ad aumentarlo ulteriormente. ln questa situazione, non deve recare meraviglia il disagio della corrente cristiana in seno alla C.G.1.L. Disagio dovuto sia alla diversa concezione spiritu ale, politica e sindacale rispetto alla corrente dominante, sia al fatto che da circa due anni il partito della Democrazia Cristiana è al governo. Ed è quindi facile comprendere come più volte la corrente cristiana sia stata perplessa di fronte all'ulteriore permanenza nella C.G.l.L. La suesposta situazione è anche la causa del sorgere e dell'affermarsi, in Italia, di organizzazioni e movimenti sindacali indipendenti. Quasi contemporaneamente (agosto) si è avuta noti7ia della costituzione della « Confederazione Sindacale Italiana dei Lworatori" e elci « Movimento Sindacale». Nell'Italia meridionale erano sorti, fin dal 1944, sindacati liberi, o ind ipendenti, che non intendevano cioè entrare nella organizzazione unitaria delle Camere del Lavoro e quidi della C.G.I.L. Via via che gli eserciti alleati procedevano verso il nord, analoghe organizzazioni sincbcali sorgevano, nel corso del '44 e '45 nell'Italia centrale e settentrionale. Successivamente questo sindacalismo libero, a cara ttere, per così dire locale, si arricchiva di nuove organizzazioni, e cominciavano, sia n el sud che nel nord, a costituirsi organismi più ampi: federazioni. confederazioni, sindacati nazionali ecc, La C.S.I.L. è la riunione di queste organizzazioni sindacali indipendenti. Essa sorge sul presupposto che l'organizzazione sindacale debba svolgere una sua politica, ma non debba essere dominata da nessun partito politico; in secondo luogo, che sia praticamente impossibile realizzare l'apartiticità della C.G.I.L. L, dott rina sindacale della C.S.I.L. si ispira inoltre a principi di solidarietà nazionale. • L'organo ufficiale della nuova confederaz.ione sindacale è il settimanale , , L'Araldo del Lavoro», di Milano. Molte delle organizzazioni aderenti alla C.S.I.L- hanno propri organi cli stampa: « Il Lavoratore» (Varese); « Il Tribuno del Popolo,, (Ca. tania); « li Ventisette» (Genova); « La Freccia» (Brindisi) ecc. Secondo i dati

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