RASSEGNE 449 « 16s. Quando il salario è fissato dallo Stato, si stabilisce una scala rigida arbitraria. Si rompe il ciclo normale delle re)azioni umane e si vien meno al rispelto dei particolarismi locali e professionali. Si leva elq~ticità al gioco sociale cd alle relazioni economiche. Si calpesta la realtà della vita». « 166. Il salario, non contrario alla giustizia come contratto spontaneo, lo diviene di fatto nella misura (troppo generale) in cui questo contratto non è più stabilito liberamente. Per ciò vi è modo di preparare e sperimentare formule nuove d'associazione e di remunerazione che facciano cooperare più strettamente tutti i lavoratori rnn un largo minimo di sicurezza alla realizzazione ottima della opera comune ». « 177. Allorchè il salario è insufficiente e la famiglia è miserabile, i fanciulli, i malati, i disoccupati, i vecchi restano senza risorse. Allora son necessari il salario familiare e le assicurazioni sociali che, con automatico prelevamento sui salari, mettono le persone incapaci di lavorare a carico dell'insieme dei lavoratori, realizzando un patto di solidarietà». « 178. Queste nuove istituzioni segnano l'abbandono dell'individualismo in favore d'un certo communitarismo. Ma vi è il pericolo di mettere in moto le solidarietà nel piano nazionale senza chiamare in azione le collettività professionali e territoriali minori. f: necessario liberarsi dall'assistenza perpetua che moltiplica i « minori sotto tutela » ed è necessario evitare quella grande complessità coordinata da un piano nazionale unito considerante i minimi particolari. Una legislazione sociale molto particolareggiata, applicata massivamente ed uniformemente, giunge ad eccessi ridicoli; essa è d! canto .più pregna di avventure in quanto lega la sicurezza di milioni di vite alla riuscita o al fallimento di una politica nazionale la cui continuità non è neppure assicurata >>. « 179. Si può far fronte all'insicurezza affidando la realizzazione della socialità :; unità territoriali non grandi, aiutate da unità professionali subordinate, e da unità politiche immediatamente superiori». « 180. Alla molteplicità delle assicurazioni e delle assistenze sarebbe opportuno sostituire un regime di solidarietà funzionali, in modo che ciascun lavoratore abbia diritto a tutti i beni essenziali - necessari alla dignità dell'uomo in una civiltà determinata - anche in caso di invalidità o di vecchiaia, cd in modo che ogni ragazzo beneficiando dell'aiuto comunitario sia messo in condizione di potere un giorno dare tulta Ja· sua opera utile; punendosi così chi questa non volesse dare con la privazione del diritto ai beni essenziali ». « 181. Un tal sistema che non si baserebbe sulla capitalizzazione, ma sulla solidarietà istantanea fra tutti i membri del corpo sociale, sarebbe molto più logico e molto più semplice che il sistema incoerente e complicato d'assistenza e d'assicurazione ora in oper:t >1. « 184. Quanto al capitale occorre distinguere quello reale (utensili, 1mpiant1, mvenzioni, organizzazioni) da quello monetario dato per la fondazione ed il funzionamento d'una impresa ». « 185. H capitale reale suppone dei fondatori creatori od associati che han preparato un'impresa e l'han messa in funzione. La sua utilizzazione esige la continuità d'un contratto, d'una gestione, d'una creazione>>. « 186. Il creatore d'u1, capitale e gli associaci attivi hanno diritti certi sul capitale, sia che esercitino un'azione per mant,·nerlo in funzione, sia che agiscano per perfezionare lo strumento>>.
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