Quaderni di Roma - anno I - n. 5 - settembre 1947

444 RASSEGNE eia ingente debito pubblico, ma dotato di strade, di ferrovie, di canali, di un'agricoltura immensamente più progredita di quella del Sud e di attrezzatura manufat· turiera e commerciale meglio adatta a misurarsi con quella di altri paesi; quando le due ltalie - quella a nord del Tronto e del· Tevere, e l'altra a sud - così varie fra loro, si trovarono a convivere in un unico regno - accadde che la parte più progredita e più ricca d'Italia, quella appunto che aveva preso e teneva in pugno la iniziativa politica e militare per l'unità, soverchiò la più debole. Donde delusione fnerale, anche da parte di coloro che avevano sofferto e lavorato per l'unità, rimptllnto del passato, protesta per la realtà presente. E cosl alle giornate eroiche del nostro Risorgimento tenne dietro la protesta sanguinosa del brigantaggio e della reazione del Mezzogiorno; in luogo di un paese decantato per la sua ricchezza, per la prosperità e la felicità deila terra meridionale e dei suoi abitanti, si rivelò un paese povero e disordinato, povero per natura, appartato e fuori mano, posto ad un est(emo della penisola, inadatto per clima a non poche colture, impoverito ancor più da rapine, da prepotenze e dal disordine. Quei primi decenni di vita unitaria e il troppo caro prezzo, pagato dal Mezzogiorno come suo ingresso nella civiltà, concorsero ad aumentare ancor più quel già forte divario iniziale fra nord e sud della penisola. 11 grave fiscalismo piemontese si abbattè senza misericordia alcuna su un paese come il Mezzogiorno, dalla debole impalcatura economica, con tanto maggiore asprezza, quanto più antica e più radicata era la credenza nella ricchezza e nella felicità del Mezzogiorno, la credenza di forzieri ripieni d'oro, resi inerti dall'ozio ignavo dei latifondisti e dei « rentiers" meridionali. Le conseguenze furono gravissime, perchè l'inusitata pressione fiscale paralizzo o rallento gravemente quell'inizio di ripresa agraria che seml--rava si accennasse con l'unità d'Italia, e rovinò le industrie meridionali, incapaci di resistere alla concorrenza delle similari del Settentrione, che avevano già superato le prime difficoltà dell'organizzazione capitalistica e tecnica ed avevano avuto tempo cli irrobustirsi in un mercato più ampio e più libero. Anche la liquidazione dell'asse ecclesiastico, se, in definitiva, si risolse in vanta-ggio per l'economia nazionale, perchè poneva in circolazione terre ristrette in poche mani, fu, per allora, un danno, perchè assorbì il modesto capitale ·di eserci1.io <lelia agricoltura meridionale, il che ritardò e rese più difficile la ripresa economicJ e sociale del Mezzogiorno. Quelle molte centinania di milioni, allora drenate dal Mezzogiorno al Settentrione, costituirono i capitali necessari, perrhè l'industria scttcn· trionale compisse la sua trasformazione da manifatturiera e pressochl casalinga verso il ùpo dell'industria in grande; proprio mentre lo Stato profondeva nel. Settentrione in opere pubbliche, in aiuti, in incitamenti e in sussidi molta parte dei tributi attinti dal Mezzogiclrno. Non machia.vellico disegno di sfruttare il Sud a vantaggio del Nord, lo riconr-r sciamo, o premeditato proposito di dare di più a chi meno aveva bisogno, e di richiedere di più a chi meno possedeva; ma urgenza di compire quelle opere là dove esse si rivelavano più sicuramente e largamente redditizie, e dove esse apparivano più urgenti e necessarie alla. vita e alla sicurezza dello Stato. Ma vi influì pure una certa grettezza di valutazione e una scarsa conoscenza dei problemi e delle necessità peculiari del Mezzogiorno. È certo che i legislatori dell'lt1lia unita non sempre ebbero l'umiltà di informarsi delle reali condizioni del Mezzogiorno e di legiferare tenendo conto di quella realtà; sicchè per certo rispetto la legislazione dell'Italia unita rappresentò non raramente un passo indietro, appunto perchè meno aderente alle reali condizioni di tant.1 parte d'Italia. Ed è certo pure che tutto il sistema doganale e commerciale dell'Italia unita fu volto a proteggere le industrie scttei,-

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