Quaderni di Roma - anno I - n. 5 - settembre 1947

IL MOVIMENTO TEDESCO DI RESISTENZA 39r .. Dell'origine, dello sviluppo e dell'attività del movimento di resistenza tedesco che diede prova della sua esistenza nel tentativo di putsch del 20 luglio 1944, narrano i sopravvissuti che furono testimoni oculari. Le loro esposizioni recano, sia nelle qualità che nei difetti, le caratteristiche delle memorie contemporanee. Per un giudizio complessivo sulla resistenza tedesca è importante caratterizzare in breve il posto di lavoro e il carattere particolare di ogni relatore, tanto più che nessuno di essi ci dà una crònaca storica completa. L'esposizione più ampia e insieme problematica risale a Hans-Bernd Gisevius (« Bis zum bittern Ende ", Zurigo 1946, 2 voli.). L'autore viene dall'ambiente giovane conservatore di tendenza progressista e faceva parte dello « Stahlhelm ", associazione combattentistica orientata politicamente ,, a destra ", che cot:11prendevaanche gruppi giovanili. Compiuti gli studi universitari venne a trovarsi nel 1933, alla età di 29 anni nel!'« Ufficio della Polizia Segreta di Stato n creato da Géiring, per perfezionarsi nel servizio dello Stato. La convinzione che lo Stato nazista mancava di ogni certezza giuridica nelle sue stesse basi, fece di lui un avversario del regime. Due furono le vie che determinarono la sua ulteriore formazione: il suo pass·aggio al Ministero degli Interni, per opera di Frick, dove continuava ad avere la possibilità di studiare le pratiche della Polizia di Stato, e la sua amicizia con il futuro maggior generale Hans Oster, che ne ebbe l'aiuto, a partire dal 1934, nella formazione di una cellula illegale in seno alla ~ezione « Controspionaggio " presso il Comando Supremo delle Forze Armate. Il posto di lavoro del Gisevius è definito dai suoi stretti rapporti con Oster, Arthur Nebe (nel 1935 capo dell'Ufficio Statale dì Po1izia criminale di recente fondazione), con Hjalmar Schacht e Karl Goerdeler. Allo scoppio della guerra fu inviato viceconsole a Zurigo quale intermediario dei suoi amici dell'opposizione; quivi entrò in rapporti non del"tutto chiari con il capo dello spionaggio americano (OSS) Allan Dnlles. Ad ogni modo nella settimana precedente il 20 luj!lio 1944 si trovava a Berlino e dei colloqui di quel mpmento, come anche <lei decorso drammatico di quel giorno nella Bendlerstrasse (sede del Comando Supremo ( 1 ella Weh;macht), egli dà un resoconto tratto dalla propria esperienza che è finora l'unico; sembra che tutti gli altri testimoni oculari siano morti. Non si può negare l'importanza dei due volumi per lo smascheramento della persona di Hitler e per la rivelazione dell'inganno perpetrato ai danni del popolo tedesco, maigrado le diverse contraddizioni e i giudizi errati che si trovano specialmente nel primo volume finito nel 1941. La

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